LUGANO – Sta ancora vivendo un periodo complicato l’Ambrì Piotta, che nel derby ha incassato la sesta sconfitta di fila nonostante un terzo periodo che aveva riportato in carreggiata la sfida con il Lugano.
Questa non è una fase semplice nemmeno per Filip Chlapik, che negli scorsi giorni è entrato nell’attualità per il suo scambio di opinioni con Cereda durante il match con l’Ajoie, e che sta faticando a trovare il gol nonostante una quantità impressionante di tiri (sette nell’occasione).
“Siamo riusciti a rimontare sino sul 2-2, ma poi abbiamo subito incassato un gol stupido. Quando succedono queste cose è difficile rimontare un’altra volta. Al momento c’è tanta frustrazione”, ci ha spiegato il ceco. “Ad inizio stagione tutti i dischi trovavano la via del gol, mentre ora siamo in difficoltà e non riusciamo a segnare. Questa partita era importante per noi, siamo andati vicini ad ottenere dei punti ma ora non resta che guardare avanti”.
È difficile interrompere la fase negativa quando si susseguono le sconfitte, ad inizio stagione avevate tanta fiducia che ora è da ricostruire…
“Ovviamente quando perdi è difficile avere fiducia, e questo non è da sottovalutare perché è una componente fondamentale dell’hockey. Al momento però non riusciamo a segnare e di conseguenza a vincere, dunque siamo un po’ abbattuti. Dobbiamo prepararci per la prossima partita nella speranza di tornare ad imporci, e da lì poi ripartire”.
A livello personale sei il giocatore con più tiri in tutta la lega, ma il disco fatica ad entrare..
“Continuo a dirmi di insistere, perché so di avere un buon tiro… Al momento però il disco non vuole entrare. Non voglio però commettere l’errore di riflettere troppo sul mio gioco, l’unica soluzione è perseverare finché la situazione non si sbloccherà. Spero naturalmente che questo avvenga già nelle prossime partite”.
Sei stato spostato spesso di posizione, a volte come nel derby anche a partita in corso. Percepisci questo come uno stimolo per aiutarti a fare meglio, oppure la mancanza di stabilità ti mette in difficoltà?
“Lo staff sa che posso giocare in varie posizioni, dunque questo dà loro maggiore flessibilità nel comporre il lineup. Ovviamente come giocatore preferisci avere il tuo posto, ma se le cose non funzionano ed i gol non arrivano, l’allenatore è normale cerchi di cambiare delle cose. È il vantaggio di avere un elemento versatile”.
Con Heim out per un paio di mesi c’è un posto in più al centro, forse è proprio in quella posizione che potrai trovare un po’ di continuità?
“Non mi importa, francamente. Cerco di dare il meglio indipendentemente dalla posizione in cui vengo schierato. Ovviamente nell’ambito del sistema di gioco, essere al centro comporta qualche pensiero in più perché ci sono più responsabilità. Da parte mia mi concentro sul dare un contribuito alla squadra, le decisioni sul lineup invece sono di competenza dell’allenatore”.
Negli scorsi giorni abbiamo visto quell’acceso scambio di opinioni con Cereda, tu come hai vissuto quella situazione?
“Siamo entrambi due persone che vogliono vincere, ed in quel particolare momento è scoppiata della frustrazione, abbiamo scambiato alcune parole ma credo che nell’hockey non sia nulla di particolare. È normale. Non penso sia stato un episodio negativo. Capisco che si possa vederlo così, ma per me fa parte del gioco… Se non vuoi vincere a tutti i costi, non dovresti nemmeno fare questo sport. Stavamo perdendo contro l’Ajoie ed eravamo entrambi arrabbiati, dunque c’è stata una discussione”.
Che conseguenze ha avuto quel momento?
“Vai semplicemente oltre. Non è un episodio che ha lasciato traccia”.
Ora restano due partite prima della pausa, sarà importante finire bene ma anche avere poi la possibilità di tirare il fiato…
“Per ora ci concentriamo solo su venerdì, perché abbiamo bisogno di una vittoria. Dobbiamo voltare pagina, pur imparando da questo periodo difficile. Lo scorso anno giocavo in Cechia ed eravamo al decimo posto, abbiamo perso nove partite consecutive, ma alla fine siamo arrivati sino alla finale. Abbiamo vissuto un periodo veramente pessimo, ma una volta superato siamo stati bravi a cogliere del positivo da quell’esperienza e spero che potremo fare lo stesso ad Ambrì”.