AMBRÌ – Per la terza volta (su quattro) l’Ambrì si è fatto sorprendere dall’Ajoie, squadra che alla Gottardo Arena si è confermata indigesta per la truppa di Luca Cereda. Nonostante la rimonta portata a termine da Chlapik nel terzo tempo, i biancoblù non sono riusciti ad agguantare una vittoria che, contro i giurassiani, manca ormai da inizio stagione.
Filip, aiutaci a capire come mai contro l’Ajoie faticate così tanto ad ottenere la posta piena?
“Non so spiegarlo, davvero. Abbiamo battuto il Langnau in tutti e quattro gli scontri, abbiamo conquistato punti pesanti contro il Kloten, abbiamo perfino battuto lo Zugo a casa sua dopo una prova estremamente solida… ma contro l’Ajoie qualcosa finisce sempre per andare storto. E non possiamo nemmeno aggrapparci al fatto di averli sottovalutati perché non è così. È una sconfitta che è difficile da digerire”.
Avete mostrato resilienza credendoci fino alla fine e riuscendo a rimontare una partita che sembrava compromessa. Poi però, sul più bello, vi siete inceppati. Cosa vi è mancato?
“Abbiamo certamente mostrato carattere e questo è ciò che dobbiamo portarci dietro per la prossima partita. Sapevamo che sarebbe stata questione di tempo prima che Wolf capitolasse, ci abbiamo creduto e l’abbiamo pareggiata. Il punto raccolto è comunque importante perché smuove la classifica ma c’è parecchia amarezza per non essere riusciti a ottenere di più”.
L’Ambrì ci ha abituati a tempi supplementari giocati con il coltello fra i denti. Venerdì invece la sensazione è che abbiate lasciato a loro il pallino del gioco. Come mai?
“Partiamo dal presupposto che in tre contro tre gli spazi sono talmente ampi che quando perdi il disco rischi di dover faticare parecchio per riuscire a recuperarlo. Per farlo devi vincere le battaglie e nell’overtime l’abbiamo fatto troppo poco. Loro hanno provato a giocarla sulla puck possession, hanno messo insieme un paio di buoni cambi, si sono creati i giusti spazi e ci hanno sorpresi. Da parte nostra è mancata forse un po’ di furbizia in quella circostanza”.
Specialmente nel primo tempo avete tirato parecchie volte più di loro, eppure siete andati alla pausa sotto di due reti. A fine partita le conclusioni scagliate verso Wolf erano addirittura 43. Tanti tiri non significa per forza tante reti…
“Esatto, è mancata un po’ di qualità. Abbiamo tirato tanto ma molte conclusioni erano pessimi tiri, altre invece erano grandi occasioni che però abbiamo sciupato. Di certo quando tiri così tanto devi riuscire a concretizzare perché altrimenti è solo un inutile dispendio di energie”.
Avrete a disposizione un giorno di pausa prima della sfida di Zurigo. Che partita dobbiamo aspettarci?
“L’ultima volta che abbiamo perso contro i giurassiani abbiamo sconfitto subito lo Zurigo per 6-1. Non mi aspetto lo stesso scenario ma proveremo chiaramente a invertire immediatamente la tendenza. Si tratta di due partite radicalmente diverse contro due avversari agli antipodi: dobbiamo cercare di ridare subito ossigeno alla classifica”.