LUGANO – Da una parte il Lugano, capace di conquistare 12 punti su 15, risultando essere la migliore squadra del 2020. Dall’altra il Langnau, che nello stesso numero di partite di punti ne aveva conquistati solo 4.
Quattro come il numero di sconfitte consecutive incassate dai Tigers prima di approdare venerdì sera alla Cornèr Arena, dove in scena andava un cruciale scontro diretto, una partita da non perdere a tutti i costi.
“Sì, hai detto bene”, conferma un deluso Capitan Chiesa nel post partita. “Diciamo che dall’inizio dell’anno nuovo erano tutte partite da non perdere e fino ad ora eravamo riusciti a fare punti con costanza. Quella contro il Langnau era fondamentale, una sfida che valeva più dei tre punti in palio, quindi è una sconfitta che fa male”.
Avete vissuto un inizio positivo, anche se poi siete andati leggermente in calando. Tuttavia siete riusciti a portarvi in vantaggio e tutto sommato avevate la partita sotto controllo. Poi però in 95 secondi il Langnau ha girato la partita… Cos’è successo?
“Ci siamo imposti di giocare in modo compatto e difensivo e credo che fino a quei 95 secondi l’abbiamo fatto molto bene, concedendo poco e avendo sotto controllo la partita. Ci è mancata quella freddezza e quella cattiveria per andare in vantaggio di più gol, che ci avrebbe permesso di evitare situazioni come quelle che sono poi capitate. Abbiamo subito quella rete in boxplay e da lì è cambiata la partita”.
È stata quindi l’incapacità di segnare il 2-0 a fare la differenza? Tra contropiedi, powerplay e un rigore non sfruttati, le occasioni non vi sono mancate…
“Credo di sì. Era una partita molto chiusa, molto difensiva su entrambi i fronti. Noi ci siamo concentrati davvero molto sul gioco nella nostra zona e sul giocare in modo semplice i dischi in avanti il più velocemente possibile. Come detto, fino al pareggio abbiamo concesso relativamente poco e abbiamo avuto le nostre occasioni per allungare nel punteggio e questo alla fine l’abbiamo pagato, sì”.
Eravate ovviamente consapevoli dell’importanza di questo scontro diretto. Averlo perso deve anche essere un duro colpo al morale…
“Sicuramente adesso a caldo è una partita che fa male perdere. Il nostro compito però, come abbiamo detto dall’inizio dell’anno, è quello di non concentrarci sulla classifica, ma di prendere le partite a blocchi, come se fossero delle mini serie di playoff. Dopo questa sconfitta, oltre che recuperare dal punto di vista fisico, sarà importante riprendersi anche da quello mentale ed essere concentrati per la trasferta di sabato che per noi sarà un’altra partita di playoff. Andiamo a Zurigo per prendere altri punti importanti”.
Contro il Langnau avete incassato la quarta sconfitta in altrettanti incontri. È solo una coincidenza o i Tigers sono effettivamente una squadra che vi procura particolari problemi?
“Credo che quest’anno contro di loro sono sempre state partite tirate. Non siamo mai riusciti a trovare il modo per segnare molti gol e mettere più pressione sul loro portiere. Quest’ultimo punto credo che siamo riusciti a migliorarlo venerdì sera, ma come detto è mancata quella freddezza e quella cattiveria sotto porta per riuscire a segnare, perché per il resto abbiamo controllato la partita riuscendo a seguire il game plan che ci eravamo prefissati”.