AMBRÌ – Dopo tre sconfitte consecutive il Lugano aveva bisogno di ritrovare slancio, ed ha approfittato di un derby in cui sin dal primo minuto ha dimostrato di volere fortemente la vittoria, iniziando meglio dell’Ambrì e conducendo poi in porto un match fattosi in alcuni frangenti anche piuttosto ruvido.
“Venivamo da tre partite non giocate come volevamo – ci spiega il capitano Alessandro Chiesa – dunque volevamo portare tanta intensità nel primo tempo. Siamo riusciti ad eseguire molto bene il sistema che voleva l’allenatore, mettendo la partita sui binari giusti sin dall’inizio”.
Alessandro Chiesa, anche la componente fisica è stata un elemento importante di questa partita…
“Esatto. Specialmente nella nostra ultima uscita siamo stati troppo leggeri davanti alla nostra porta e negli angoli, mentre alla Valascia abbiamo voluto marcare presenza e credo che lo abbiamo fatto molto bene. Siamo riusciti a proteggere Merzlikins e questo è un punto d’inizio, dobbiamo continuare a giocare così e rendere la vita difficile agli avversari quando vengono davanti alla nostra porta”.
La chiave della sfida è stata probabilmente il secondo tempo, quando avete tenuto all’esterno un Ambrì che ha saputo reagire, per poi punirli con il 2-0 di Cunti…
“È vero, anche se bisogna essere onesti ed ammettere che nel secondo tempo abbiamo concesso un po’ troppo. Elvis ha fatto delle grandi parate, poi finalmente siamo riusciti ad essere cinici al momento giusto, mettendoci nelle condizioni di controllare la partita”.
È importante che proprio questi due giocatori, Cunti e Merzlikins, abbiano fatto un’ottima prova dopo alcune uscite non al massimo delle potenzialità…
“Esatto. Cunti sabato sera non ha fatto solo il gol, ha giocato molto bene in zona difensiva ed ha incassato molti check. Ci ha dato una grande mano in retrovia e quando gioca così diventa un elemento molto importante e che vanta grandi skills. Sono molto felice sia per lui che per Elvis, e tutto sommato credo che tutta la squadra abbia finalmente fatto un bel passo avanti, dopo che alla ripresa dalla pausa ci eravamo un po’ fermati”.
Con Ireland non avete mai perso 4 partite di fila. Uscire battuti dalla Valascia non sarebbe stato un dramma, ma fermare subito la mini-crisi è positivo per l’ambiente…
“Esatto. Nelle precedenti tre partite, oltre a non aver fatto punti, ci era mancato il gioco e la disciplina nel seguire il sistema, ed era questo un punto in cui volevamo concentrarci nel derby. Credo che lo abbiamo fatto molto bene”.
Il tutto con diverse assenze in difesa, ben sopperite dall’arrivo dai Rockets di Kparghai e Matewa…
“Per Clarence sono davvero felicissimo, come tutti sanno ha passato sinora una stagione molto difficile, ma lo vediamo ogni giorno allenarsi duro in pista ed in questo weekend ci ha fatto un grande piacere rivederlo in squadra con noi. Matewa invece è un giovane con grandi potenzialità, ha un ottimo pattinaggio e sono sicuro che abbia davanti a lui un bel futuro”.
Manca un mese alla pausa natalizia. A differenza degli ultimi due anni non vi aspetta la Spengler, imposterete in maniera diversa questo periodo?
“Da qui alla pausa abbiamo in calendario diverse partite, ma dobbiamo concentrarci su una sfida alla volta, nonostante questo possa sembrare una banalità. Come detto dobbiamo continuare a lavorare molto sul nostro sistema, oltre ad ottenere i risultati vogliamo imporre il nostro gioco in ogni partita e noi come difensori riuscire ad uscire dalla zona con dei passaggi semplici. Chiaramente fare più punti possibili da qui a Natale è anche un obiettivo”.