LUGANO – In una partita in gran parte controllata dal Lugano sul piano del gioco ma poi vinta dal mestiere del Berna, il capitano dei bianconeri Alessandro Chiesa non perde la lucidità, ben sapendo che nei playoff vale ancora di più il detto di prendere “partita per partita”.
I campioni in carica ora sono sul 3-1 nei confronti della squadra di Ireland, messa con le spalle al muro, ma il numero 27 non fa trasparire alcuna pressione maggiore nonostante il divieto a un ulteriore errore: “Non dobbiamo pensare a questo, siamo sempre vicini al Berna e ce la giochiamo anche in casa loro. Restiamo concentrati sul prossimo obiettivo, recuperiamo le energie e prepariamoci alla prossima battaglia”.
La differenza la squadra di Jalonen l’ha fatta sul finire del secondo periodo, con la sfortunata rete di Gerber (deviazione di Romanenghi) e quella arrivata subito dopo ad opera di Jobin.
A differenza dei bernesi, il Lugano non ha saputo trovare il “momentum” dopo la rete di Luca Fazzini nel terzo tempo: “È la prima volta in questi playoff che subiamo due reti in rapida successione – prosegue il capitano – purtroppo è successo proprio in un momento in cui stavamo spingendo parecchio e sicuramente non ci ha fatto bene. Siamo rientrati nel terzo tempo più concentrati e decisi, dopo la rete di Fazzini abbiamo ancora creato qualche occasione, ma non è bastato purtroppo”.
Ancora una volta il Lugano ha dominato il primo tempo, scagliando molti tiri verso Genoni senza alcuna rete e peccando di nuovo in power play, un esercizio che sta diventando quasi controproducente per i bianconeri: “Il nostro power play non è funzionato, il Berna si è difeso molto bene portandoci al largo dello slot ma noi dobbiamo essere più cattivi sotto porta in ogni situazione e andare più diretti sul portiere, perché c’è stato qualche passaggio di troppo prima di andare alla conclusione”.
In Gara 4 il Lugano ha giocato una partita finalmente con il pallino del gioco in mano, con il possesso del disco maggiore in fase offensiva, ma la parte del più furbo l’ha fatta il Berna… Cosa manca ai bianconeri per trovare finalmente le reti necessarie? “Abbiamo dimostrato di saper andare al loro ritmo, ma non basta se davanti a Genoni non si lavora abbastanza. È un portiere fortissimo, proprio per questo dobbiamo rendergli la vita difficile, stasera (martedì, ndr) non lo abbiamo messo abbastanza in difficoltà con la presenza fisica”.
Ora Chiesa e compagni dovranno trovare un difficilissimo doppio colpo fuori casa per passare il turno, il difensore bianconero però non vuole sentire scuse o timori: “Non cambia il nostro piano questo, è sempre una partita da vincere come lo era prima e non dobbiamo farci prendere dal panico. Cambieremo qualcosa sicuramente ma saremo noi giocatori i primi a dover cercare lo spunto in più, perché ci manca sempre poco per avere la meglio”.