LUGANO – Dopo la prestazione poco ispirata di Zugo, l’Ambrì Piotta ha trovato nel derby di venerdì la reazione che andava cercando coach Luca Cereda, soddisfatto di quanto hanno saputo portare sul ghiaccio i suoi ragazzi.
“Abbiamo disputato una buona partita. Abbiamo portato sul ghiaccio la nostra identità, lottando e soffrendo assieme… Alla fine abbiamo vinto assieme”, ha debuttato l’allenatore di Sementina. “Giocavamo contro una delle squadre migliori del campionato, basta guardare il loro lineup di venerdì sera per capire che davanti hanno una potenza impressionante. Sapevamo che avremmo dovuto soffrire, e così abbiamo fatto”.
Sommando quanto visto in pista la vittoria dell’Ambrì Piotta è però meritata…
“Sì, penso che sia meritata perché abbiamo portato la nostra identità sul ghiaccio, questo era per noi importante dopo una partita ben poco soddisfacente a Zugo. Di questo siamo molto contenti”.
Significativo poi averlo fatto in casa del Lugano, una delle migliori squadre della lega davanti al proprio pubblico…
“L’Ambrì aveva perso 15 delle ultime 16 partite alla Resega, quindi tradizionalmente fa fatica, in più i bianconeri questa stagione hanno perso davvero raramente davanti al proprio pubblico. Per noi l’obiettivo primario era portare la nostra identità sul ghiaccio e venerdì ci siamo riusciti”.
Qual è stata la fase più importante del match?
“Il primo tempo è stato ottimo da parte nostra, credo che il primo gol del Lugano sia arrivato addirittura un po’ contro l’andamento del gioco. Abbiamo avuto sicuramente un’ottima partenza, poi credo che la chiave sia stata il sacrificio nel finale da parte di tutti”.
Per dare vero valore a questa vittoria, ci vorrà un punto esclamativo sabato sera contro il Langnau…
“Per noi le partite sono tutte importanti, perché vogliamo cercare di fare dei passi avanti ogni giorno. Sappiamo che la strada rimane lunga e difficile, siamo inoltre consapevoli che abbiamo tanti giovani che faranno ancora degli errori… Nel derby avevamo Rohrbach sul ghiaccio nell’ultimo minuto, quando il Lugano ha tolto il portiere, dunque c’è tanto lavoro da fare. Sul 4-1 possiamo e dobbiamo gestire meglio una situazione del genere, ci siamo tirati un pelino troppo indietro pur comportandoci un po’ meglio rispetto ad altre occasioni, dunque continuiamo a rimboccarci le maniche”.
Con il passare del tempo i punti diventano sempre più pesanti, ed ora come ora il Lugano è un’avversaria diretta…
“Per noi ogni punto vuol dire un passo in avanti verso l’obiettivo, che rimane la salvezza. Attualmente abbiamo fuori qualche uomo importante per noi, che magari non finisce spesso sul tabellino ma che ci porta tanta sostanza, energia e dinamismo, quindi tutti devono fare un po’ di più e anche per questo rimaniamo con i piedi ben piantati per terra. Sappiamo che la strada intrapresa è quella giusta, ora bisogna percorrerla”.
Dario Rohrbach continua a crescere ed ha anche trovato la prima rete in NLA…
“Ha giocato bene. Come detto l’abbiamo anche mandato in pista nell’ultimo minuto. Deve come tutti ricevere le sue occasioni, è un ragazzo con un grande potenziale che secondo me è ancora molto lontano dal suo massimo. Sta facendo esperienza, sbaglierà ancora tanto, ma è nel nostro DNA dare ai giovani le chance e cerchiamo di spingerli al loro massimo”.