AMBRÌ – Ci è voluto il gol di D’Agostini per sbloccare l’Ambrì Piotta, ma poi alla Valascia è stata partita vera, con lo Zugo che ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per venire a capo di una squadra biancoblù che avrebbe meritato qualcosa di più.
“Nel primo tempo abbiamo avuto troppo rispetto”, ha commentato coach Luca Cereda. “Probabilmente abbiamo subito le dicerie che voglio lo Zugo praticamente già campione, ma poi nel secondo e terzo periodo abbiamo giocato bene ed è quella la strada da seguire”.
Strada che ha mostrato per l’ennesima volta una terza linea eccezionale…
“Loro sono il motore della squadra, eseguono alla lettera i nostri principi. Spesso e volentieri giocano contro la linea migliore avversaria e stanno facendo veramente bene. Anche loro devono semplicemente continuare perché arriveranno sempre più frutti, in questa prima partita hanno segnato due gol e sono molto importanti per noi”.
Sabolic e Flynn stanno mostrando dei passi avanti, specialmente nella seconda metà di partita si è visto che la loro integrazione nelle logiche di squadra sta proseguendo…
“In rapporto a loro due vorrei inizialmente dire che trovo ridicolo come alcuni media parlino già di Sabolic sottolineando che non ha ancora segnato… Questa era la prima partita di campionato! Se dopo dieci match non avrà ancora trovato il gol sarà suo dovere rispondere di questo, ma per ora sono state fatte osservazioni non corrette da parte di alcuni. Entrambi stanno facendo come hai detto dei passi avanti, i nuovi ragazzi hanno bisogno di tempo per abituarsi ad alcuni aspetti che caratterizzano la nostra squadra, e loro lo stanno facendo con grande impegno e sono sicuro che presto arriveranno anche i risultati effettivi in termini di punti”.
La personalità di Sabolic sul ghiaccio sta uscendo sempre di più, in spogliatoio invece che tipo di elemento si sta rivelando?
“Lui è una persona molto timida. Ha avuto bisogno di tempo per assimilare alcuni meccanismi, viene dalla Russia dove c’è un ambiente molto diverso… Ora ha capito che “siamo brava gente” e che siamo qui perché crediamo che lui sia un giocatore molto forte, dunque lo vedo molto aperto con tutti ed anche sul ghiaccio sta acquisendo personalità”.
Misha Moor è sempre nel vostro gruppo ma non viene impiegato da alcune partite, come vedi la sua situazione?
“Doveva giocare mercoledì ma poi è stato impegnato al militare, non si è allenato per quattro giorni e dunque non ha potuto essere della partita di Coppa. Continuerà ad essere uno dei nostri giocatori, a lui il compito di conquistarsi il posto e di rubarlo agli altri sette che erano in pista per questo primo match. Se questo non sarà il caso, sicuramente potrà fare qualche partita con i Rockets prossimamente”.
Come affrontare ora la trasferta di sabato contro i Lakers?
“A Rapperswil vogliamo iniziare da subito con quell’intensità che abbiamo portato in pista dal secondo tempo e poi soprattutto nel terzo. Lì abbiamo visto il vero Ambrì, invece all’inizio eravamo troppo spettatori della partita”.