AMBRÌ – È stato tra i nomi più acclamati al termine del match di lunedì sera, e a giusta ragione. Luca Cereda è uno dei grandi artefici dell’eccezionale processo di crescita dell’Ambrì Piotta, che nel giro di due anni è passato dallo spareggio di Langenthal al quinto posto in una delle classifiche più combattute di sempre.
“Il nostro è stato sinora un percorso corto nella sua durata, ma pieno di tanti passi avanti e ostacoli affrontati, oltre naturalmente a parecchie emozioni”, ha commentato il coach. “Ora ci godiamo questo momento, è importante farlo perché tutti dobbiamo digerirlo, ma da martedì mattina ovviamente torneremo al lavoro per essere pronti sabato prossimo. È importante non guardare subito avanti, ma riuscire a chiudere il capitolo per poi aprire un altro”.
Luca Cereda, la sfida con il Bienne si preannuncia difficile ma voi non avete nulla da perdere…
“Penso che la pressione sia logicamente sul Bienne. Negli ultimi due anni contro di loro abbiamo vinto una partita su otto, si tratta di una squadra molto forte, ma in definitiva come tutte le altre… L’equilibrio del campionato lo dimostra. Sicuramente per noi sarà una sfida molto difficile, ma le regole ogni tanto sono fatte per essere smentite e noi daremo il nostro massimo per rendere loro la vita difficile, poi vedremo”.
Qual è stato il momento più importante della vostra regular season?
“Direi la sconfitta di Ginevra prima della pausa di novembre… O meglio, il giorno successivo a quella sconfitta”.
Affronterete i playoff con poca esperienza… Questo può essere positivo per l’entusiasmo, ma avrete tante cose da imparare cammin facendo. Quale faccia della medaglia vedi?
“Le vedo entrambe. Nei playoff ci sarà tantissima tensione, come già successo in queste ultime partite, dunque per noi sarà un’occasione incredibile per imparare e migliorare… Questo ci servirà a medio-lungo termine, l’Ambrì ha vinto la sua ultima serie di playoff quasi vent’anni fa, dunque anche la storia parla contro di noi ma affronteremo la serie con veramente poco da perdere e tanta voglia di fare il nostro meglio”.
Sinora hai sempre gestito l’impiego dei portieri in maniera molto attenta, che logica seguirai nei playoff?
“Non abbiamo chissà quale strategia in questo senso. Come prima cosa dovremo recuperare Manzato, ma in generale ragioneremo partita per partita come sempre fatto, cercando di mandare in pista la squadra che pensiamo possa darci più chance di vittoria. Il pensiero fisso che ora abbiamo in testa è quello di arrivare pronti sabato, poi guarderemo a Gara 2 e così via. Quando c’è così tanto in gioco non esiste altra ricetta se non quella di guardare solo a cortissimo termine, soprattutto quando si gioca a distanza tanto ravvicinata”.
Il vostro quinto posto significa inoltre una buona possibilità di partecipare alla prossima Champions Hockey League…
“Sarebbe una cosa nuova per l’Ambrì, ed anche per la squadra e noi dello staff. Se questa eventualità si verificherà dovremo pianificare bene il tutto, chiedendo dei consigli a chi ha già preso parte a questo torneo per farci trovare pronti. Scopriremo alla fine dei playoff se questo sarà il caso, poi una volta arrivati a quel punto vedremo che faccia farà Filippo Lombardi se dovessimo lanciarci anche nell’avventura in CHL (ride, ndr)”.