AMBRÌ – Se nei playoff c’è modo di essere orgogliosi anche dopo una sconfitta, l’Ambrì Piotta martedì sera ha confezionato un esempio perfetto, meritandosi gli applausi convinti della Valascia nonostante l’ennesimo KO stagionale contro il Bienne.
“È stata una sconfitta immeritata… Eravamo la miglior squadra sul ghiaccio, ma nella vita ogni tanto capita di non essere ripagati per il proprio impegno e per gli sforzi che si fanno”, ha commentato coach Luca Cereda.
“A questo punto abbiamo due possibilità, arrenderci e mollare tutto oppure andare avanti. Solitamente se si sceglie la seconda opzione tutto ti ritorna poi con gli interessi, ora siamo davanti a questa scelta e sono convinto che non molleremo. Stavolta però per noi prevale veramente la fierezza verso i nostri ragazzi”.
Dopo una prestazione tanto positiva, qual è il messaggio per convincere la squadra a non arrendersi in vista di Gara 3?
“Non c’è bisogno di convincerli, non c’è tempo o modo di arrendersi. Abbiamo visto che la strada è quella giusta, questa è una sconfitta immeritata dunque andiamo avanti sulla nostra strada. Sappiamo che queste sono partite importantissime per noi, perché ci permetteranno di crescere ancora di più. Passo dopo passo diventeremo più bravi e più esperti”.
Credi manchi un po’ di esperienza – come giusto che sia – per gestire al meglio i momenti chiave?
“No, non credo sia una questione di esperienza. Il loro secondo gol è nato da quello che viene definito un “broken play”… Martedì sera siamo stati un pelino sfortunati e mal ripagati, dunque andiamo avanti. Ho visto un buon Ambrì, che ha scelto la strada giusta”.
Dopo un match del genere forse qualche dubbio nella mente del Bienne siete riusciti a crearlo…
“Non so, questo andrebbe chiesto a loro. Da parte nostra ovviamente siamo un po’ delusi dal risultato finale, ma allo stesso tempo siamo fiduciosi perché abbiamo visto che le possibilità ci sono”.
Peccato per quel fallo di Hofer che ha cambiato il momentum del match, soprattutto perché l’austriaco sta disputando dei grandi playoff…
“Quella è stata una situazione in cui il bastone gli è rimasto sotto la lama dei pattini, può capitare. Abbiamo gestito bene gli special teams e anche nell’occasione del loro pareggio il tutto è nato da un episodio un po’ sfortunato, perché il disco ha colpito prima un nostro giocatore e poi è rimbalzato sopra il gambale di Conz”.
Il boxplay si è confermato essere uno dei vostri punti forte…
“Una delle chiavi quando si gioca contro giocatori di talento è togliere loro tempo e spazio… Se poi l’avversario riesce a fare la giocata ti togli il cappello e fai i complimenti, ma noi cerchiamo di fare quello e stavolta è funzionato abbastanza bene… Ma non bene abbastanza per poter vincere”.
Bello vedere il convinto applauso del pubblico alla fine, questo è significativo…
“Ovviamente sono di parte, ma credo che abbiamo visto tutti come l’Ambrì abbia giocato bene e meritava sicuramente la vittoria. Come detto però ogni tanto è così, ora si tratta di prendere questa positività e convinzione e portarla giovedì in pista. Se lo faremo sono convinto che saremo ripagati con gli interessi”.