BIASCA – Dopo un “anno zero” superato raccogliendo segnali sicuramente incoraggianti, l’Ambrì Piotta guidato sul ghiaccio da Luca Cereda e alla scrivania da Paolo Duca è pronto per lanciarsi nel secondo campionato segnato dalla nuova gestione sportiva, che si preannuncia all’insegna della continuità.
Lo staff tecnico promette infatti di ricominciare da dover si era concluso il passato campionato, basando il proprio lavoro su un gruppo centrale ben definito e l’innesto di diversi nuovi acquisti, alcuni dei quali andranno a rivestire ruoli determinanti nel lineup.
“Questa mattina ho visto una squadra vogliosa di ritornare sul ghiaccio e giocare”, ci ha spiegato coach Luca Cereda. “C’è un ambiente molto positivo. Ora avremo del tempo per lavorare prima sul fisico e poi sul nostro sistema di gioco. Piano piano ci stiamo tutti rimettendo in moto”.
Luca Cereda, avete deciso di iniziare come sempre sul ghiaccio a fine luglio, nonostante il campionato inizi alcune settimane dopo…
“Sul ghiaccio abbiamo effettivamente posticipato l’inizio di una sola settimana, cominciando il 30 luglio e non più il 23, come era successo per la stagione passata. Questo ci darà un po’ più di tempo per lavorare, tenendo anche presente che prima dell’inizio della regular season è già in calendario un impegno di Coppa Svizzera. Complessivamente facendo le somme a livello di pianificazione non ci discostiamo molto dal passato, ma visto che abbiamo il ghiaccio a disposizione ci sembrava giusto sfruttarlo”.
Come si svolgerà il lavoro da qui a metà settembre?
“A partire da lunedì prossimo prevediamo tre settimane molto dure e con un grande volume di lavoro, sia sul ghiaccio che fuori. Dopo questo periodo scenderemo in pista a Flims contro gli ZSC Lions, il sabato ci alleneremo di nuovo qui a Biasca e poi i giocatori avranno quattro giorni liberi, durante i quali potranno digerire i carichi di lavoro sopportati. Nelle ultime tre settimane di preparazione diminuiremo invece il volume, senza però andare ad intaccare l’intensità”.
Lo scorso anno avevi impostato un sistema ben preciso nel mese di agosto, portandolo avanti fino alla fine. Il tuo Ambrì quest’anno giocherà allo stesso modo, o ci sono delle cose che vuoi cambiare?
“Andremo nella stessa direzione dello scorso anno, il fatto di essere dei lottatori sul ghiaccio fa parte del nostro DNA e la tendenza rimarrà quella di voler togliere tempo all’avversario e crearcelo per noi. Ripartiremo dunque da questa base, cercando ovviamente di perfezionare il nostro sistema e migliorare in tutte le sue componenti. Proveremo inoltre ad aggiungere qualche piccolo dettaglio che nello scorso campionato non siamo riusciti ad introdurre, ma il concetto di base del nostro sistema di gioco rimarrà invariato”.
A livello di centri hai a disposizione un solo straniero, a cui si aggiungono Müller e Kostner. Ci sono poi diversi elementi che possono rivestire questo ruolo, tra cui Hofer, Goi, Kneubuehler…
“Per completare il nostro lineup al centro abbiamo effettivamente diverse possibilità, che proveremo sia in allenamento che nelle amichevoli per cercare di capire quali sono le combinazioni che funzionano meglio. La gerarchia è invece un aspetto che tende a crearsi da solo, a risultato delle prestazioni sul ghiaccio. In questo senso credo che le opzioni che abbiamo a disposizione sono buone e ci danno diverse alternative su cui lavorare. Nel caso specifico di Hofer posso però dire che ad oggi lo consideriamo di più un’ala, è il ruolo che lui preferisce e che ha ricoperto nel corso delle ultime stagioni. Questo presupposto non preclude naturalmente un impiego al centro a dipendenza delle circostanze, ma inizialmente verrà schierato all’ala”.
In difesa dopo la partenza di Fora ti restano due “right”, Plastino e Kienzle, a cui si potrebbe aggiungere Moor. Sarà fondamentale trovare per loro il partner giusto…
“In difesa sarà tutto da determinare, non abbiamo ancora un “lineup tipo” nella nostra testa. In questo senso sfrutteremo le amichevoli per mandare in pista diverse combinazioni, partendo dal presupposto che a destra abbiamo a disposizione anche Ngoy, che pur essendo “left” ha già occupato questo ruolo per noi nel passato campionato. A sinistra invece ci sono tutti gli altri, starà a noi combinarli nel modo giusto e trovare una soluzione che possa essere stabile, così che i giocatori sul ghiaccio possano costruire i loro automatismi. Prima riusciremo in questo compito, meglio sarà”.
Dopo l’addio di Fora avete deciso di “ripescare” Ngoy…
“Con lui il vantaggio è che il giocatore conosce già tutto il gruppo e noi dello staff tecnico. La sua fortuna è inoltre quella di essere particolarmente forte fisicamente, ed aveva continuato ad allenarsi da solo nella speranza di trovare un ingaggio. Abbiamo dunque ritrovato un Ngoy in forma e questo sicuramente è positivo. Se poi pensiamo allo scorso anno, lui aveva potuto svolgere solo una parte di traning camp perchè arrivava da un infortunio rimediato nel campionato precedente, mentre quest’anno ha la possibilità di poter essere in pista con i compagni dal primo giorno”.
Lo scorso anno a questo punto si parlava del problema legato al rientro di Descloux a Ginevra… Ora invece hai la sicurezza di poter contare su due portieri come Conz e Manzato…
“Sicuramente questa è una grande differenza, sia per noi come staff tecnico che per loro come giocatori. Nel corso dell’estate hanno la possibilità di diventare un tandem che si aiuta e si spinge a vicenda, creando anche una certa stabilità che si trasmette a tutta la squadra. Entrambi sono giocatori d’esperienza e sono sicuro che nel reparto dei portieri abbiamo fatto un passo avanti”.
L’unico assente di giornata era invece Christian Stucki…
“Per lui abbiamo stabilito un programma personalizzato che andrà fino alla prima partita amichevole prevista per l’11 agosto. In questa fase lavorerà in maniera individuale e separato dalla squadra. Questa mattina è sceso sul ghiaccio con i Rockets, e se tutto andrà bene dopo queste due settimane potremo fare nuovamente il punto della situazione. Vogliamo dargli il tempo di cominciare con calma, visto che già la preparazione estiva non l’aveva svolta interamente con noi. Non vogliamo forzarlo ora per poi portarlo ad avere nuovi problemi fisici… Il nostro approccio con lui sarà molto graduale”.