LUGANO – Terza vittoria consecutiva, la quarta nelle ultime sei partite, e una classifica che si fa sempre più onorevole in questo primo scorcio di 2017.
Contro il Visp i Ticino Rockets hanno disputato l’ennesima gara di carattere che li ha visti stavolta imporsi negli ultimi minuti grazie a un gol di Romanenghi nella “sua” Resega.
La pista bianconera ha accolto i ragazzi rossoblù per questa inedita domenicale, e sin da subito il pubblico ha apprezzato lo spirito e il gioco proposti da Dal Pian e compagni: “Giocare qui davanti a questo pubblico è stato molto bello” – ha esordito Luca Cereda – “ma questo ambiente poteva anche nascondere qualche insidia o possibile distrazione, aggiungendolo al fatto che arrivavamo da due importanti vittorie, invece i ragazzi hanno mostrato grande maturità”.
Luca Cereda, il vostro inizio di partita è stato ottimo, con quelle due reti di vantaggio e tanta aggressività. Nel secondo periodo avete commesso diversi errori e preso penalità evitabili, avevate perso un po’ il filo del discorso?
“Nel secondo periodo abbiamo allungato un po’ i cambi, soprattutto i primi erano da 1′ ciascuno, e questo ci ha portato ad abbassare il ritmo e l’intensità pattinando di meno. Giocando così eravamo spesso in ritardo nei duelli, di conseguenza sono arrivate quelle penalità e il Visp ne ha approfittato per rientrare in partita e pareggiare. Sono contento di come abbiamo ripreso a partire dal 50′, abbiamo ricominciato a pattinare di più e quel lavoro è stato premiato con il gol della vittoria”.
Quella contro il Visp è stata la quarta vittoria in 6 partite, tra queste anche quella in casa del Rapperswil, e ciò è un segnale di come abbiate cambiato marcia. Lo scorso autunno, a volte molto duro, ha fatto da “apprendistato”…
“Nei periodi duri si impara sempre molto, sia su te stesso, che sulla squadra e i tuoi compagni. I ragazzi sono stati bravi a rimanere uniti nonostante le molte sconfitte. Hanno imparato che il lavoro non paga per forza sui due giorni a venire, ma paga per il lungo periodo e queste vittorie ne sono la prova”.
All’inizio del campionato l’impressione era che subivate la differenza di livello fisico della categoria, molte partite le perdevate negli ultimi minuti, mentre oggi riuscite a gestire meglio le gare fino in fondo…
“Sicuramente i passi avanti maggiori abbiamo dovuto farli a livello fisico e velocità di esecuzione e credo che continuando a lavorare possiamo avere ottimi margini di miglioramento. A livello tattico e tecnico c’è ancora molto da imparare, ma il primo passo da fare per fare il salto di categoria deve avvenire a livello fisico e sulla velocità”.
Parlando di crescita, ragazzi come Hrabec e Trisconi stanno raccogliendo molti frutti anche a livello individuale. Tu che li segui tutti i giorni dove vedi il loro miglior passo avanti per questi ragazzi che non erano abituati alla lega nazionale?
“Hanno capito il valore del lavoro duro e che senza quello non si può crescere. Per fare un esempio: dopo la trasferta di Martigny siamo tornati alle 4 del mattino, ma alle 9 eravamo sul ghiaccio per un allenamento di 45 minuti e hanno dimostrato ancora voglia e serietà. È questo che voglio vedere.”.