AMBRÌ – Si trova in un momento delicato l’Ambrì Piotta, capace di vincere solamente due delle ultime dieci partite e che martedì ha concesso tre punti pesantissimi al Langnau.
“Abbiamo vissuto un momento di difficoltà, tutto quello che poteva andare storto è andato storto”, ha commentato coach Luca Cereda ripensando al periodo centrale. “Lì abbiamo perso la partita. Nel primo tempo ci hanno annullato un gol valido, mentre la penalità sul loro 2-2 non c’era, poi si sono susseguiti tanti duelli persi e ogni loro tiro è entrato. È stato un momento difficile”.
È però arrivata una reazione nel terzo tempo, questo è positivo…
“Quello era normale. Nel momento di difficoltà nel nostro club funziona così, ci si stringe assieme. Quel secondo tempo è stato complicato per tutti, per chi era sul ghiaccio, per chi era in panchina e in tribuna, per chi è stato sostituito… Ora torneremo al lavoro, come facciamo sempre indipendentemente da quanto successo la sera prima”.
Non era però scontata la reazione sul punteggio di 6-2…
“Non era scontata, ma fa parte delle corde di questo club ed era quello che ci aspettavamo da noi stessi”.
Nel secondo tempo, specialmente dopo aver incassato il terzo gol, siete sembrati cedere soprattutto mentalmente…
“Non ho visto fragilità, ma sicuramente era la famosa partita della paura per tutti. Si è percepito bene in pista, dopo il loro primo gol c’è stato un momento delicato per la possibilità di vedere il Langnau rientrare. È una lezione che rappresenta bene la nostra stagione… Ci sono dei momenti in cui giochiamo bene ed altri invece dove scappiamo dai nostri valori. Ora è il momento di fare un altro passo come gruppo”.
Nel terzo tempo hai provato a mischiare le linee…
“Era l’ultima mossa che rimaneva, ed era giusto farla per il gruppo. Ci siamo detti che eravamo tutti assieme in un momento difficile, nessun molla ed io per primo dovevo dare un segnale”.
Ora arriva il derby, il match giusto per dare un messaggio diverso?
“Fosse per me giocherei adesso, contro qualsiasi avversario. Dentro ho tanta frustrazione”.
Martedì vi è mancato il sostegno del tifo organizzato, cosa pensi dell’introduzione del concetto di 2G?
“La pandemia ha ripreso vigore e qualcosa andava fatto. Meglio prendere dei provvedimenti per evitare di arrivare al punto dell’anno scorso, quando abbiamo giocato senza pubblico… Capisco la GBB che ha fatto una scelta di principio, perché sappiamo che tanti di loro sono vaccinati, ma bisogna anche capire i club che vogliono prendere dei provvedimenti per evitare dei problemi enormi a livello finanziario”.