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Ambrì Piotta

Cereda: “Abbiamo mostrato calma e resilienza, trovando le soluzioni per arrivare alla vittoria”

Il coach dopo il successo a Kloten: “Tutti hanno lavorato bene, siamo stati solidi e quando incassi tre gol in due partite hai maggiori chance di vincere. Gli stranieri? Importante che abbiano avuto subito un impatto”

KLOTEN – Meglio di così era impossibile cominciare per Luca Cereda e il suo Ambrì. Il primo weekend del campionato va agli archivi con i leventinesi a punteggio pieno. Il coach di Sementina è evidentemente soddisfatto.

“Penso che sia stato un ottimo weekend. Abbiamo giocato due partite abbastanza solide, cosa non facile all’inizio di una stagione. Dopo un inizio complicato contro il Kloten siamo riusciti a non panicare e abbiamo fatto un piccolo passo in avanti. Il boxplay è stato molto buono e Juvonen ha effettuato due o tre parate in quei momenti decisive. Davanti siamo stati bravi a sfruttare le nostre chance”.

Sei sorpreso dall’impatto avuto dai nuovi stranieri, non solamente a livello contabile, ma anche in merito alle due prove fornite?
“Non direi sorpreso, cercavamo qualcuno che avesse un buon carattere e fosse un gran lavoratore. Gli stranieri sanno che il loro ruolo in Svizzera è importante e devono produrre. Se non riesci a sbloccarti subito, magari c’è il rischio di entrare in un circolo di pressione. In questo senso sono contento che siano riusciti immediatamente a essere decisivi pure a livello di produzione di punti. Per noi e per loro questo è un fattore importante”.

La squadra ha mostrato in questo avvio molta maturità, calma e tranquillità, ciò vale sia per gli esperti ma anche per i giovani. Condividi questa impressione?
“Sì, specialmente a Kloten, dopo un primo tempo difficile. È vero, il gol degli aviatori è stato un po’ rocambolesco, ma l’avversario è stato migliore di noi. Ma non ho percepito nervosismo, frustrazione o panico, bensì calma. Lo spirito è stato quello di andare avanti e trovare soluzioni per portare a casa la vittoria. Questo è positivo, la resilienza è importante. Il merito è stato un po’ di tutti. Dai cosiddetti vecchi, che aiutano i giovani, ma anche da quest’ultimi che portano tanta energia”.

Il rigore lo ha segnato Bürgler, come funziona in questi casi la nomina del tiratore?
“Non c’è una lista di prescelti, abbiamo sott’occhio però le statistiche e sapevamo che Dario nella scorsa stagione era stato il migliore. Io gli ho quindi chiesto se se la sentiva di eseguirlo e dopo averci pensato due secondi mi ha risposto affermativamente. Sono contento anche per lui, da scorer pure per lui vale lo stesso discorso fatto per gli stranieri, è importante sbloccarsi”.

Cosa puoi dirci di Heed e della sua assenza?
“Tim contro il Rapperswil ha bloccato un tiro nel secondo tempo. Ha provato ad esserci, ma era impossibile. Spero che nelle prossime ore sapremo l’entità del suo infortunio, sperando che non sia nulla troppo di grave. Non ha ancora svolte le analisi del caso”.

La difesa, su cui si è discusso molto, ha risposto fin qui benissimo…
“Esatto, tutti hanno lavorato bene, ciò vale per il portiere, i difensori e anche gli attaccanti. Questo è dunque il risultato. In due partite abbiamo incassato tre reti, quando è così hai maggiori chance di poter vincere le partite e inoltre spesso così facendo hai anche più possesso del disco. In questo senso siamo stati abbastanza solidi”.

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