AMBRÌ – È arrivata al capolinea con una partita d’anticipo la stagione dell’Ambrì Piotta, che nel derby non ha trovato il modo di battere il Lugano e di prolungare così le sue speranze di qualificazione.
“È stata una partita abbastanza equilibrata, in cui tutte e due le squadre hanno giocato per vincere, e questo è dimostrato dagli oltre 40 tiri effettuati da entrambe”, ha commentato coach Luca Cereda. “Il Lugano è stato molto più bravo di noi nelle piccole cose, dunque meritatamente abbiamo perso. C’eravamo, ma loro sono stati più bravi sotto vari aspetti… Possiamo parlare delle battaglie negli slot, delle uscite di zona e del forecheck, ed il risultato ha rispecchiato queste cose”.
Il decimo posto ora è fuori portata, si può dunque parlare di obiettivo fallito…
“Assolutamente sì. L’avevamo dichiarato ad inizio stagione e volevamo arrivare nei primi dieci. Sapevamo che non sarebbe stato scontato, ma era nelle nostre corde e dunque abbiamo fallito il nostro obiettivo”.
Non si può ridurre tutto ad un solo motivo, ma con sette sconfitte filate in casa avete compromesso il vostro cammino. Ne hai capiti i motivi?
“Difficile da dire onestamente. Trovo che questa sconfitta nel derby sia un po’ simile a quella incassata contro il Friborgo, quando eravamo lì ma ci era mancato qualcosa per vincere. Sarà sicuramente una delle cose che dovremo analizzare bene, per capire come mai nel momento topico della stagione ne abbiamo perse sette di fila”.
Forse è presto per fare questi discorsi, ma un epilogo del genere può far nascere il desiderio da parte tua di una sfida altrove?
“Ora rimane una partita, ed ho voglia di affrontarla per onorare il campionato e la nostra maglia. Poi visto che finiremo presto avremo tutto il tempo per analizzare quanto fatto, e capire ciò che è stato fatto bene e gli aspetti in cui abbiamo sbagliato. Tireremo poi le nostre conclusioni”.
In alcune fasi della partita dal vostro pubblico sono arrivati anche dei fischi. Questo ti ha fatto male?
“Non è la prima volta, e su questo mi sono già espresso qualche mese fa. La GBB aveva anche fatto un comunicato. Chi ha voluto capire ha capito, chi invece non lo ha fatto probabilmente non capirà mai”.