LUGANO – Il doppio impegno del fine settimana del Lugano si è concluso con una sconfitta casalinga contro l’Ajoie. I bianconeri hanno dominato la contesa ma hanno pagato a caro prezzo due errori in particolare, nonostante sul piano del gioco si siano viste ottime cose: “In queste partite era importante mostrare continuità – afferma Canonica – sull’aspetto del gioco sapevamo di essere a buon punto ma ora si tratta di mostrare le cose migliori per sessanta minuti. Personalmente mi sento benissimo, è stata un’estate impegnativa”.
Lorenzo Canonica, cosa non ha funzionato in una partita che in fondo avete dominato?
“Penso che saremmo dovuti partire meglio rispetto a quanto fatto, anche perché era un aspetto già visto venerdì a Davos dove però non avevamo subito reti. Abbiamo però reagito bene perché poi dal pareggio via abbiamo dominato l’incontro, peccato aver perso per due episodi che alla fine si sono rivelati decisivi”.
Queste due sfide del fine settimana dovevano rappresentare una prova di campionato, quali erano gli obiettivi e dove dovrete ancora lavorare?
“In questo doppio impegno era importante soprattutto provare la nostra continuità sui sessanta minuti, e abbiamo visto che c’è ancora del lavoro da fare. Abbiamo dieci giorni e un’ultima amichevole per alzare l’asticella e arrivare pronti all’inizio del campionato”.
L’impressione vedendoti da fuori è che il tuo infortunio sia completamente dimenticato, fisicamente sembri al top…
“È vero, mi sento alla grande! È stata un’estate lunga e di lavoro durissimo, ma già prima del mio rientro dall’infortunio della scorsa stagione avevo lavorato molto anche in palestra con esercizi specifici e devo dire che oggi sono al mio top della forma e voglio sfruttare tutto questo”.
Quell’infortunio ti aveva frenato nelle gerarchie di squadra e nello sviluppo da professionista, oggi come vivi la competizione interna?
“Come hai detto bene quell’infortunio ha rovinato i piani della scorsa stagione, ho perso ghiaccio ma anche quel tempo che avrei sfruttato per crescere con la squadra. Oggi però mi sento benissimo e sento di avere raggiunto una grande intesa con i miei compagni sul ghiaccio, soprattutto con Verboon, con cui spero di crescere ancora e di ritagliarmi uno spazio importante. La concorrenza è tanta, questo è vero, ma la cosa non mi spaventa ed è ciò che rende le squadre competitive”.