BIASCA – La difesa dell’Ambrì Piotta in vista della prossima stagione si presenta con solamente un paio di volti nuovi, ma gli innesti arrivati dal mercato sono di quelli interessanti.
Oltre al finlandese Hietanen la retroguardia leventinese è stata rinforzata con l’arrivo da Berna di Yanik Burren, che va ad inserirsi in un reparto in cui si avrà tanta concorrenza specialmente per chi, come lui, è un right.
“Mi sono trovato immediatamente in uno spogliatoio in cui è facile trovarsi a proprio agio, in questa squadra ci sono tanti bravi ragazzi ed è stato bello rendersi conto di quanto sia positiva questa realtà”, ci ha spiegato un sorridente Burren, interrogato sulle sue prime sensazioni in biancobolù. “Tutti si presentano alla mattina per lavorare duramente, il che rende le giornate piacevoli ma anche molto dure, perché gli allenatori ci fanno sudare parecchio”.
Hai scelto di passare dal Berna all’Ambrì Piotta, perché credi che questo club sia l’ambiente giusto per crescere?
“Qui penso di avere delle buone possibilità di ottenere più ghiaccio, così da poter fare i passi successivi nel mio sviluppo. Apprezzo inoltre molto i valori che contraddistinguono questo club, c’è un rapporto speciale con i tifosi ed il feeling è quello di trovarsi in una grande famiglia. Questi due aspetti combinati assieme hanno portato alla mia decisione”.
Il preseason sarà una fase importante per dare una buona prima impressione, su cosa vuoi concentrarti?
“Sicuramente l’aspetto più importante sarà assimilare tutte le tattiche e gli automatismi che dovremo avere in zona di difesa. Per il resto lavorerò come sempre, concentrandomi sui miei punti di forza… Una volta che la fase di preparazione sarà terminata vedrò il ruolo che mi sarò guadagnato, e cercherò di fare il mio lavoro al massimo”.
Come difensore come ti descriveresti? Quali sono i tuoi punti di forza?
“Sono un all-rounder, ma dipende molto anche dal tipo di compito che mi viene assegnato. So essere affidabile difensivamente, ma posso anche dare un contributo in avanti… Tutti i giocatori amano avere degli aspetti offensivi nel proprio gioco e costruirsi la possibilità di segnare qualche gol, ma complessivamente mi vedo come un giocatore bilanciato. Non ho una caratteristica che prevale sulle altre, ma cerco di fare tutto al meglio”.
Nel reparto ci sarà tanta concorrenza, ma pure elementi da cui potrai imparare molto. Un mix ideale per te?
“Sì, indubbiamente è un contesto ideale. Avere una sfida costante con cui confrontarsi è il miglior modo per tenere alta l’intensità del lavoro ed evitare di rilassarsi. Lo stiamo già vedendo durante gli allenamenti, bisogna farsi trovare pronti ogni giorno perché i tuoi compagni arrivano tutti alla pista per lavorare duramente… E questo alla fine è ciò che ti permette di migliorare”.