AMBRÌ – Sulla scia dell’entusiasmo la serata dell’Ambrì Piotta era iniziata nel migliore dei modi, con quell’azione travolgente capitalizzata da McMillan dopo soli 5 minuti di gioco. Poi, pian piano, il match è andato equilibrandosi e col passare dei minuti ad emergere è stato il cinismo dello Zugo.
Poco male però, perché l’Ambrì può archiviare questa sconfitta – ingenerosa peraltro nel risultato – con serenità, consapevole che la strada imboccata è quella giusta.
“C’è sicuramente la consapevolezza di aver proposto una prova solida”, ha commentato il neo arrivato biancoblù Dario Bürgler. “Siamo un po’ arrabbiati perché sarebbe anche potuta andare diversamente… Abbiamo fatto tante cose giuste ma ci è mancato quel qualcosa in più per girarla a nostro favore”.
È stato un match di qualità, molto equilibrato e giocato intensamente da ambo le squadre. Confermate il vostro ottimo momento di forma…
“Ci siamo creati diverse occasioni da rete ma, a differenza delle precedenti uscite, venerdì sera abbiamo peccato di concretezza sotto porta. Loro sono stati bravi a fare la differenza in alcuni momenti chiave, come quel gol a 25 secondi dalla seconda pausa. Ora si tratta di fare tesoro di questa sconfitta e trarne il maggiore insegnamento possibile. La stagione è lunga, capiterà di cadere ma ciò che conta è l’attitudine, il sapersi rialzare per affrontare la sfida successiva con la giusta determinazione”.
Il powerplay ha evidenziato ottime trame. A mancare è stato solo il guizzo finale…
“Credo sia solo una questione di tempo. Gli schemi ci sono, il puck circola bene e molto spesso sappiamo renderci insidiosi. Ciò che è positivo è che dobbiamo cambiare poco o nulla… L’idea di base c’è, si tratta di insistere e prima o poi riusciremo a sbloccarci e ad essere più ficcanti anche in superiorità numerica”.
Una delle poche note negative riguarda la rete subìta in shorthand, come capitato una settimana fa contro il Gottéron. Errori da evitare che possono “rubarvi” il momentum della sfida…
“Ad inizio campionato sono diversi gli elementi che vanno affinati e uno di questi riguarda la copertura nelle situazioni di superiorità numerica. Subìre una rete quando giochi in 5 contro 4 non è mai positivo, spezza il ritmo e sposta improvvisamente il peso sulle tue spalle. Anziché segnare subisci, e la frustrazione rischia di prendere il sopravvento. Occorre mantenere la fiducia ma, soprattutto, la concentrazione. Evitiamo di lasciarci prendere troppo dall’entusiasmo di certe situazioni e restiamo focalizzati sul nostro gioco. Poco a poco limeremo queste criticità”.
Dopo tanti anni a Lugano sei arrivato in una realtà radicalmente diversa. Come procede il tuo ambientamento e, soprattutto, cosa ne pensi della tua linea completata da Zwerger e Heim?
“Mi sento bene e mi trovo bene. Nel corso dell’estate ho potuto conoscere a fondo la squadra: un gruppo molto unito che lavora nel modo giusto, con fiducia. L’inizio di stagione positivo, poi, non ha fatto altro che favorire ulteriormente il mio inserimento in squadra. Sono sicuro che, continuando a lavorare in questo modo, sapremo toglierci delle belle soddisfazioni, indipendentemente dalla composizione delle linee”.