LUGANO – Il Lugano visto in pista venerdì sera alla Cornèr Arena contro lo Zugo ha dato l’impressione di essere una squadra al momento estremamente lunatica, che vive in maniera intensa gli episodi.
Aiutati da un powerplay dopo soli 22 secondi di gioco, il Lugano aveva vissuto un discreto inizio di partita. Dopo il primo gol dello Zugo però i bianconeri sono sembrati crollare, subendo immediatamente il raddoppio e faticando oltremodo a contenere lo Zugo per il resto del periodo.
Discorso inverso per il terzo centrale, in cui è stato Postma ad aprire le marcature. Sullo slancio di questa rete il Lugano ha vissuto un buon secondo tempo, dominando lo Zugo nel gioco, ma non nel risultato.
“È difficile da dire”, risponde Dario Bürgler, interrogato a proposito. “Non so se definirci una squadra lunatica sia corretto, però è sicuramente vero che quando le cose girano, a volte entriamo in un ritmo che avremmo volentieri per tutti e sessanta i minuti. Tuttavia abbiamo giocato contro una buona squadra e non ci si può aspettare che spingiamo e creiamo occasioni sull’arco di tutta la partita. Penso che il fattore decisivo sarebbe quello di segnare un paio di gol in più durante queste fasi positive”.
Quello che più conta è che alla fine è arrivata un’altra sconfitta, l’ottava nelle ultime nove partite…
“È stata una singola partita e trovo che fondamentalmente non abbiamo affatto offerto una brutta prestazione. Come detto, abbiamo giocato contro un buon avversario e il fatto che abbiano le loro occasioni è chiaro. Penso che abbiamo fatto bene molte cose, ma semplicemente quando ci si trova in situazioni del genere non si sfruttano i momenti positivi e poi concediamo esattamente un boxplay e lo Zugo segna. Mentalmente è una grande sfida, in un qualche modo dobbiamo provare a rimanere positivi e tirare fuori gli aspetti positivi da questa partita, migliorando invece già dalla prossima quello che non è funzionato”.
Tra gli aspetti positivi c’è stato il powerplay, fin qui spesso criticato. Contro lo Zugo avete trovato una rete, mentre dalle altre situazioni di superiorità siete riusciti a procurarvi slancio per i minuti successivi. Tuttavia vi ha tradito proprio nel momento più importante, in quei quattro minuti filati durante il terzo tempo…
“In linea di principio sì, semplicemente perché almeno un gol dovevamo segnarlo in quei quattro minuti, questo è sicuramente vero. Direi però che le occasioni ci sono state, erano sicuramente abbastanza per segnare una rete, ma quando appunto le cose non girano, il disco in queste situazioni non finisce in porta. La fortuna in un qualche modo va cercata e provocata, e se non è arrivata oggi, deve arrivare domani”.
Sabato sarete in pista a Rapperswil, contro l’unico avversario che siete riusciti a battere nelle ultime settimane. Vi aspetterà però una partita diversa, i Lakers sono nettamente più ispirati in casa…
“La sfida sarà quella di concentrarsi su di noi, cercando di portare le buone fasi di venerdì e replicarle sabato. Dovremo dare tutto e sfruttare le nostre occasioni, per noi è una trasferta molto importante”.
Non trovi la via della rete da esattamente un mese. Quanto ti fa male non poter aiutare la squadra in questo momento difficile a suon di gol?
“Trovo che come linea abbiamo davvero tante occasioni e fondamentalmente non mi importerebbe non trovare la rete, se come linea segnassimo i nostri gol. È sicuramente frustrante essere rimasti a secco e aver sprecato due buone occasioni a livello personale”.