LUGANO – Per l’Ambrì Piotta il primo derby stagionale si è rivelato complicato sin dal principio, con i biancoblù che hanno incassato due veloci reti nei primi minuti compromettendo così un gameplan che prevedeva indubbiamente ben altro approccio.
I biancoblù hanno poi cercato di rientrare in partita, tornando su buoni livelli in alcuni frangenti del periodo centrale, sforzi però vanificati da altre reti locali a risultato di errori evitabili che il Lugano è stato bravo a sfruttare.
“Loro sono partiti sicuramente meglio di noi… Abbiamo concesso due gol su altrettanti dischi persi alla linea blu, dove sappiamo che non bisogna assolutamente commettere leggerezze del genere, soprattutto contro squadre dall’elevato tasso tecnico come il Lugano”, ha spiegato capitan Elias Bianchi, rientrato a sorpresa nel derby.
Interrogato sul suo ritorno anticipato – solo alcuni giorni fa il club aveva comunicato la sue assenza di circa due settimane – l’attaccante ha tagliato corto: “Se sono sceso sul ghiaccio è perché posso giocare”.
Elias Bianchi, le cose sono migliorate nel periodo centrale, ma anche lì il Lugano vi ha fatto male nel momento peggiore…
“Esatto. Nel secondo tempo abbiamo provato a rientrare e c’è stata una fase in cui siamo riusciti a fare pressione, ma anche lì siamo stati poco intelligenti nello sfruttare il momentum… Non abbiamo mantenuto i cambi veloci nonostante avessimo la panchina vicino a noi, ed abbiamo concesso ancora troppi 3-contro-2 e 2-contro-1 che per una squadra come il Lugano si trasformano in occasioni pericolosissime”.
Errori da cui imparare e non commettere di nuovo in futuro, a partire da giovedì all’Hallenstadion…
“Ora non bisogna trasformare questo derby in una tragedia, nonostante il risultato e i diversi errori, la volontà della squadra c’è stata… Non si è visto un Ambrì arrendevole o che ha mollato. Dopo un buon weekend in cui abbiamo fatto sei punti siamo incappati in questa partito – che non ci voleva – ma siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto sinora e di quello che dobbiamo fare per ottenere delle vittorie. A Zurigo sarà una partita simile a questa, è una squadra che gioca molto il disco specialmente sui centri, dunque dovremo essere bravi a privarli della loro velocità”.
Iniziare come martedì inoltre non è l’ideale, il gameplan preparato va immediatamente modificato e non è semplice farlo…
“Sicuramente è sempre complicato iniziare ritrovandosi sotto 2-0, ma la cosa peggiore è vedere come sono nati questi gol… Sono state reti veramente regalate, abbiamo perso due dischi in una zona della pista che sappiamo essere critica, soprattutto nei primi minuti. Questo ci ha fatto male. Non ci siamo però abbattuti, c’era ancora una partita intera da giocare ad abbiamo provato ad andare avanti”.
Nel periodo centrale è però arrivato l’episodio che vi ha tagliato le gambe…
“Sì, il 4-1 è stato il gol che ha maggiormente pesato sull’economia del match… Stavamo macinando gioco e con il gol di D’Agostini eravamo tornati un po’ in partita, ma quella rete ci ha rotto definitivamente i piani”.
Siete perlomeno riusciti a vincere il terzo tempo, si può ripartire da lì?
“Più che vincere il terzo tempo, trovo sia stato importante ritrovare il nostro gioco e concedere un po’ di meno all’avversario. Certo, nella terza frazione il ritmo della partita è calato in generale visto che oramai il risultato finale era deciso, ma in vista di giovedì era importante per noi ritrovare il gioco”.