AMBRÌ – L’Ambrì Piotta è tornato ad essere una squadra. Una squadra che lotta, con una propria identità grazie ad un collettivo che, dopo l’arrivo di Zanatta al fianco di Kossmann, pare davvero essere più unito.
Trovatisi a rincorrere in tre occasioni, Hall e compagni non si sono mai arresi, riuscendo sempre a pareggiare i conti e, quando più contava, a compiere il sorpasso. Grazie alla vittoria per 6-3 i biancoblù hanno dimostrato di avere ritrovato l’identità perduta e, soprattutto, di aver risolto quei “problemi di spogliatoio” di cui tanto si mormorava.
Elias Bianchi, autore di due belle marcature, è andato vicino all’hat trick personale, colpendo un palo pieno nel corso della sfida. Con il ticinese, il quale sta attraversando un ottimo momento di forma, abbiamo cercato di fare il punto della situazione in casa Ambrì.
Elias Bianchi, è stata una partita ricca di emozioni in cui avete ritrovato un’identità… Possiamo dire che siete tornati davvero ad essere squadra?
“Sì, hai detto bene. Penso che in questo momento stiamo veramente giocando da squadra. Sul ghiaccio ci aiutiamo molto tra di noi e questo nel gioco dell’hockey è qualcosa di fondamentale. Pattiniamo molto e tutto improvvisamente diventa più semplice. Sembra che anche a livello di condizione fisica abbiamo dimostrato di essere su buoni livelli, nonostante qualche mese fa ci dessero tutti per “morti”. Ovviamente poi, quando si vince, tutto diventa più facile”.
Un successo su tutta la linea, dagli stranieri sino ad arrivare agli svizzeri, che danno l’anima. Le cose stanno cominciando a funzionare in ogni aspetto…
“Sì. Abbiamo avuto qualche infortunio pesante ma questo aspetto ha dato in un certo senso stabilità alla squadra. Stiamo infatti mantenendo le stesse linee e questo fa si che tra noi giocatori si formi una certa alchimia. Ogni linea conosce perfettamente il proprio compito e questo è un aspetto davvero fondamentale”.
Avete subito reti pesanti in momenti delicati della partita, ma in tre occasioni siete riusciti a recuperare. Anche dopo quelle situazioni di difficile comprensione con gli arbitri, avete mantenuto alta la concentrazione…
“Si, in effetti ci sono stati alcuni episodi capitati con gli arbitri che ancora ora fatico a comprendere. È fondamentale riuscire a mantenere alta la concentrazione, soprattutto se si pensa a qualche partita fa. Spesso capitava che sia rincorrendo l’avversario che in situazione di vantaggio, ci chiudevamo permettengo agli avversari di riemergere. Ora invece sappiamo che giocando in un determinato modo possiamo essere sempre in partita. Penso anche al derby, sfida nella quale abbiamo giocato con la giusta intensità nonostante la sconfitta. I risultati stanno arrivando…”.
Quello che ha sorpreso in positivo sono gli evidenti progressi in fase di transizione, questi sono segnali incoraggianti per un gruppo…
“Certamente. Nelle ultime partite abbiamo cominciato a giocare con più calma, soprattutto nell’uscita di zona. Non panichiamo regalando dischi agli avversari e, probabilmente, avendo acquisito man mano fiducia tutto riesce in maniera più semplice. Attualmente abbiamo quel pizzico di fiducia in più che ci permette di provare alcune cose che in precedenza non osavamo fare”.
Hai sfiorato la rete colpendo un palo pieno, poi è arrivato un bellissimo goal e alla fine hai insaccato il 6-3 finale… Stai vivendo un periodo di ottima forma, e anche l’alchimia con Fuchs e Kostner funziona…
“Ho vissuto un periodo particolarmente difficile. La passata stagione ero spesso malato e non riuscivo mai ad entrare veramente nella giusta condizione fisica. Ora sento che, dopo l’operazione, sto ritrovando quella forma di cui ho assoluto bisogno. Con Kostner mi trovo molto bene, lotta moltissimo ed è un giocatore intelligente. Per quanto riguarda Fuchs, beh, è davanti agli occhi di tutti ciò che sta facendo in questa stagione. Porta molto bene il disco ed ha un’ottima visione di gioco”.