TENERO – Erano ancora pochi i volti nuovi tra le file dell’Ambrì Piotta al primo allenamento in palestra sotto le direttive del preparatore atletico Antonello Atzeni, ma tra loro c’era quello di Sven Berger, difensore arrivato da Rapperswil e che ha firmato un contratto di due stagioni.
Sven Berger, quali sono le tue sensazioni dopo il primo allenamento con i colori biancoblù?
“È stato qualcosa di nuovo per me, ma è andata molto bene. Ho incontrato i miei nuovi compagni di squadra e sono stati tutti molto gentili. Sono contento di essere qui”.
La scorsa stagione del Rapperswil è stata complicata ed è terminata con la retrocessione… Com’era il tuo morale a fine campionato?
“Nel finale di stagione non ho potuto giocare, perchè mi ero dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico alla mascella. Era davvero triste dover guardare le partite dalla tribuna…”.
C’era però un certo sollievo nel sapere di aver già firmato per una squadra di NLA?
“No, ero triste comunque. Ero un giocatore del Rapperswil e sino alla fine ho giocato per loro, anche se avendo firmato in febbraio sapevo già che sarei andato altrove”.
Hai giocato quasi tutta la tua carriera a Rapperswil… Cosa ti aveva convinto ad accettare l’offerta dell’Ambrì?
“Sentivo di aver bisogno di una nuova esperienza. Quando ho iniziato a parlare con l’Ambrì ho avuto sin dall’inizio delle ottime sensazioni e questo mi ha convinto ad andare altrove e vedere cose nuove. Ogni volta che venivamo a giocare ad Ambrì era sempre bello, anche se come squadra avversaria non era semplice, visto che i tifosi alla Valascia sono incredibili. Ora sono davvero felice di essere qui”.
Che tipo di giocatore sei? Come ti descriveresti?
“Sono un difensore solido, e se c’è la possibilità mi piace usare il fisico e colpire gli avversari. Ho un buon primo passaggio, cerco di giocare semplice e di sganciarmi in fase offensiva se vedo l’opportunità di farlo”.
Un’ultima battuta sui Mondiali: cosa pensi di queste prime partite della Svizzera?
“Non ho visto la prima partita, ma ho guardato la seconda a Ronco con mio fratello, nella mia nuova casa. Direi che la Svizzera ha avuto dei buoni momenti, ma anche altri in cui non sono sembrati al meglio. Alla fine però hanno vinto, dunque tutto è andato bene”.