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Lugano

Battuto un Lugano un po’ stanco, ma il finale è in crescendo

Gambe pesanti per i bianconeri, che incassano reti evitabili e vedono il match sfuggire nel secondo tempo. Ottima però la prima linea, e buono il terzo periodo

Battuto un Lugano un po’ stanco, ma il finale è in crescendo

RAPPERSWIL – LUGANO

5-2

(0-0, 4-0, 1-2)

Reti: 24’48 Hofer (Taibel, Hornecker) 1-0, 31’51 Alge (Jelovac, Wick) 2-0, 33’32 Zangger 3-0, 35’14 Moy 4-0, 43’08 Capaul (Hofer) 5-0, 47’03 Carr (Thürkauf, Joly) 5-1, 53’23 Fazzini (Alatalo) 5-2

Note: Kreuzlingen, 526 spettatori
Arbitri: Kaukokari, Piechaczek; Meusy, Bürgy
Penalità: Rapperswil 2×2, Lugano 4×2

Assenti: Marco MüllerStephane PatryMark Arcobello (a riposo), Giovanni Morini (infortunato)

KREUZLINGEN – È arrivata la prima sconfitta di questo preseason per il Lugano, battuto dal Rapperswil al termine di un match in cui i bianconeri hanno solo a tratti saputo dare ritmo al loro gioco, pagando probabilmente il carico di lavoro di questi giorni – e la partita già giocata venerdì, mentre i Lakers erano scesi sul ghiaccio giovedì – presentandosi in pista con gambe pesanti che hanno impedito una certa esplosività e lucidità.

L’inizio di partita per la squadra di Gianinazzi era stato discreto, ma le troppe penalità rimediate – quattro nei primi 22 minuti di gioco – hanno reso più complicato dare continuità al gioco. Sull’altro fronte il Rapperswil non aveva comunque brillato, rendendosi pericoloso solamente nella prima di queste superiorità numeriche e trovando comunque un Van Pottelberghe reattivo.

Il match ha però preso una direzione precisa nel periodo centrale, quando il Lugano ha incassato quattro gol in rapida successione ed in maniera praticamente sempre evitabile. Il Rappi ha infatti approfittato dell’eccessiva staticità dei bianconeri per rompere gli equilibri prima con Hofer e poi Alge, mentre la terza rete – incassata in shorthand – è stata causata da un passaggio sbagliato da Aebischer in uscita dal terzo. Il difensore è poi stato protagonista in negativo anche del quarto gol sangallese, ma in quel caso la presenza di un linesman gli ha reso difficile il controllo del disco.

In quella fase il Lugano ha pagato una certa mancanza di lucidità ed energia, e su tutto l’arco della partita a sapersi rendere costantemente pericolosa è stata solo la prima linea di CarrThürkaufJoly, che quando era in pista alzava vistosamente il ritmo delle operazioni rispetto ai compagni.

Non un caso infatti che sia stato proprio il primo blocco a confezionare il pregevole primo gol di serata, anche se bisogna dire che il risultato avrebbe potuto prendere una forma diversa se nel corso del match il Lugano avesse sfruttato le diverse opportunità costruite su ripartenza.

Da apprezzare ad ogni modo la reazione dei bianconeri, che nel terzo tempo si sono fatti preferire trovando anche una seconda rete – deviazione di Fazzini su appoggio di Alatalo – e costretto il Rappi a chiamare il timeout. La serata chiusa in crescendo è probabilmente l’aspetto positivo che il Lugano potrà trarre da questo test, reazione questa non scontata nel contesto di una partita di preparazione.

Qualche spunto interessante è inoltre arrivato anche dal lineup messo in pista da Gianinazzi, che in questa prima fase di preseason è all’insegna della continuità. Tutte le coppie di difesa sono rimaste le medesime di venerdì – compreso Dahlström schierato in coppia con il giovane Hausheer, autore di diversi buoni cambi – ed i ruoli di registi del powerplay sono stati affidati ad Aebischer ed Alatalo, mentre sul fronte offensivo nulla è cambiato nel top six, con la canonica prima linea a cui si è aggiunta quella dei due cechi affiancati da Fazzini.

Maggiormente da costruire invece il bottom six – con Verboon e Zanetti nuovamente nello stesso blocco – e la lotta sarà sicuramente sicuramente serrata per ottenere i pochi posti restanti, considerando che sabato mancavano all’appello Arcobello e Marco Müller.

Di tutto questo si potrà tornare a discutere tra una settimana, quando il Lugano finalmente scenderà in pista alla Cornèr Arena per il classico match seguito dalla presentazione al pubblico.

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