AMBRÌ – BIENNE
3-4
(0-0, 0-0, 0-0)
Reti: 11’02 Flynn (Müller, Fora) 1-0, 27’05 Pouliot (Künzle, van Pottelberghe) 1-1, 33’47 Cunti (Brunner, Künzle) 1-2, 35’31 Novotny (Zwerger, Fischer) 2-2, 38’57 Fuchs (Hischier, Lindbohm) 2-3, 41’56 Fohrler (Kostner, Flynn) 3-3, 50’20 Brunner (Cunti, Fuchs) 3-4
Note: Valascia, porte chiuse. Arbitri Hebeisen, Nikolic; Cattaneo, Wolf
Penalità: Ambrì 5×2′, Bienne 6×2′
Assenti: Matt D’Agostini, Elias Bianchi, Elia Mazzolini, Isacco Dotti, Julius Nättinen, Johnny Kneubuehler (infortunati), Patrick Incir, Viktor Östlund (Ticino Rockets)
AMBRÌ – Nonostante la sconfitta, per l’Ambrì Piotta quello di domenica è stato comunque un pomeriggio incoraggiante. Il powerplay si è finalmente sbloccato dopo una serie quasi infinita di opportunità non sfruttate – il gol di Flynn è arrivato dopo 26 superiorità numeriche non concretizzate – ed il debuttante Brendan Perlini ha mostrato diverse cose che permettono di guardare all’immediato futuro con un po’ più di fiducia.
Il ragazzo canadese ha infatti mostrato immediatamente le sue qualità, garantendo – specialmente nella prima parte di gara – pattinaggio, una presenza fisica non indifferente e delle mani che lo rendono pericoloso e molto reattivo. Difficile pretendere di più, soprattutto considerando che il giocatore ha raggiunto il Ticino nella serata di sabato e non ha svolto nemmeno un allenamento con la squadra, ma ciò che ha lasciato intravedere è intrigante.
Complessivamente l’intera squadra ha fornito tutto sommato una prova discreta, che ha permesso all’Ambrì di tenere in bilico sino all’ultimo una sfida che il Bienne ha preso in mano specialmente nel periodo centrale. I seeläander si sono infatti distinti per aver saputo dettare il ritmo della contesa, con ottime uscite dal terzo e delle veloci verticalizzazioni che hanno messo in difficoltà i leventinesi.
La squadra di Cereda – che domenica celebrava le 200 partite alla guida della squadra – non ha però mai perso contatto con il match, ed ha anzi ribattuto colpo su colpo anche quando il Bienne ha saputo superare un Ciaccio non sempre perfetto nei suoi interventi. Quando poi Fohrler ha infilato nel caos dello slot il 3-3, l’Ambrì aveva dato l’impressione di poter con merito costringere il Bienne almeno all’overtime, ma dopo il gol di Brunner i padroni di casa non hanno più avuto gli argomenti per rimettere di nuovo il risultato in parità.
Alla terza sirena di buono è rimasto di conseguenza lo sforzo mostrato dall’Ambrì, che dopo la secca sconfitta contro il Losanna ha mostrato comunque carattere contro un avversario dinamico e pericoloso. Il match è stato inoltre caratterizzato da una conduzione arbitrale per tratti di scarso livello – ridicola la penalità a Fohrler per intervento su Fuchs, da cui è scaturito il primo gol ospite – ma complessivamente la squadra di Cereda ha comunque trovato un certo equilibrio anche nella gestione dei momenti chiave.
Ora ci sarà da lavorare, ripartendo dall’inserimento di un Perlini che rappresenta un profilo decisamente interessante e stimolante, da collocare all’interno di un lineup che dovrà riscoprire i suoi equilibri e capire che ruolo potranno realmente giocare Horansky (di nuovo in sovrannumero) e Rohrbach (soli 3 minuti di ghiaccio).
I prossimi impegni non mancheranno indubbiamente di portare al gruppo delle sfide importanti, con tre partite filate da giocare in trasferta ed al cospetto delle principali forze del campionato. Il calendario dice infatti Losanna, ZSC Lions e poi Zugo, avversari contro i quali ci vorrà una grande solidità per riuscire a reggere il confronto. Sfide del genere hanno però già stimolato nella maniera giusta l’Ambrì, che ora può contare anche su una mano in più.
IL PROTAGONISTA
Brendan Perlini: Era giocoforza l’osservato speciale del pomeriggio alla Valascia. Il ragazzo scelto al primo turno nel Draft 2014 ha iniziato molto bene la sua avventura in biancoblù, con degli ottimi primi cambi ed anche alcuni tiri molto pericolosi.
La sua prestazione è andata comprensibilmente spegnendosi nella seconda metà di gara, ma al termine della prova si è mostrato giocatore disponibile e simpatico con tutti. Chissà che non sia l’ingrediente che mancava a questo Ambrì.
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