AMBRÌ – Al termine dell’incontro perso dell’Ambrì Piotta alla Valascia per 5-1 contro gli ZSC Lions – sconfitta che ha rappresentato la terza battuta d’arresto consecutiva – abbiamo scambiato le nostre opinioni sull’incontro con Keith Aucoin, sabato separato da Giroux e schierato in un blocco offensivo inedito.
Keith Aucoin, siete riusciti a tener testa allo Zurigo per la prima parte di incontro, poi però il match vi è sfuggito di mano…
“Credo che sabato sera l’impegno e lo sforzo per cercare di vincere ci siano stati, ma pare che appena facciamo un errore l’altra squadra sia capace di sfruttarlo andando in gol. Credo che abbiamo fatto una buona partita, con tante occasioni da gol, ma il disco non ne ha voluto sapere di entrare… Questo è un po’ come stanno andando le cose per noi nell’ultima settimana e mezza. Dobbiamo continuare a lavorare duro e tirare più dischi sulla porta, prima o poi inizieranno ad entrare”.
Offensivamente avete creato qualcosa di più rispetto a venerdì… Cosa vi manca ancora per trovare con più frequenza il gol?
“Credo che al momento tanti giocatori abbiano bisogno di un po’ di fortuna. Ci siamo costruiti delle buone opportunità, ma il portiere avversario ha fatto delle buone parate oppure i rimbalzi non ci sono stati favorevoli. Come detto dobbiamo solo continuare a lavorare, abbiamo ancora tante partite a disposizione e dunque non possiamo abbatterci. Crediamo in noi stessi”.
Pelletier ha cambiato le linee offensive separandoti da Giroux, come ti sei trovato con Lhotak e Steiner?
“Penso che abbiamo fatto una buona partita e siamo riusciti spesso a giocare in zona offensiva. Abbiamo generato alcune occasioni interessanti ed anch’io ne ho avute un paio davvero buone… Non so come abbiano fatto a non entrare! Quando non riesci a segnare a volte devi fare dei cambiamenti, ora vedremo cosa succede”.
Questa era la partita numero 14 del campionato, cosa pensi finora delle tue prestazioni?
“Sto giocando duramente e sto facendo quello che posso per cercare di segnare e far segnare i miei compagni, ed è frustante quando non ci riesci. Tutti però nel corso di una stagione sono frustrati ad un certo punto, è così che funziona l’hockey… Non si tratta solo di me. Ora la situazione è così…”.
Sino a qualche giorno fa eri il giocatore più anziano della squadra… Ora invece è arrivato Bouillon. Cosa puoi dire di lui e dell’esperienza e leadership che può portare alla squadra?
“È la prima cosa che gli ho detto quando è arrivato ‘grazie per essere qui, così non sono più il più vecchio in squadra’. È un veterano che ha giocato la maggior parte della sua carriera in NHL e in una grande realtà come quella di Montreal. Sa cosa è necessario fare per vincere e cosa significa essere sotto pressione, ha giocato in tante partite importanti e in diverse serie di playoff. Ci potrà aiutare tantissimo, anche in powerplay. Probabilmente soffre ancora un po’ l’effetto del jet lag, sono convinto che migliorerà ancora molto”.
Martedì l’avversario sarà il Davos… Cosa potete prendere di positivo da questa partita e cosa dovrete migliorare?
“Contro gli ZSC credo che abbiamo generato tante occasioni da gol e il livello di impegno era buono. Con un po’ più di fortuna già sabato sarebbe stata una partita diversa, dunque dobbiamo solo restare positivi e se continueremo a giocare così spesso ci ritroveremo a vincere le partite.