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Interviste

Armstrong: “La NHL tornerà alle Olimpiadi e questo alza le motivazioni, sarà dura ripetersi”

Il GM del Canada e dei St. Louis Blues: “Useremo i prossimi tornei per raccogliere informazioni e creare la squadra più competitiva possibile per i Giochi del 2026. Un Mondiale nuovamente in Canada? Spero possa succedere”

PRAGA – Il Canada è alla ricerca del bis dopo la vittoria ottenuta a Tampere, ed il GM Doug Armstrong è sinora contento del torneo di Praga.

“È eccitante essere qui in Cechia, il torneo è magnifico mentre la città è semplicemente splendida. Tutto è iniziato per il meglio”.

Siete i detentori del titolo, ma riconfermarsi sarà difficile…
“Certo, il livello del torneo è molto buono e con le Olimpiadi ormai in arrivo tanti giocatori delle varie nazionali vogliono dare il massimo e mettersi in mostra. Non sarà facile per nessuna squadra alzare il trofeo”.

Voi canadesi avete un bacino immenso. È stato difficile fare la selezione, si è rivelato un processo lungo?
“Beh, questo è il compito di Rick Nash, il nostro responsabile per la questione inerente alle scelte, io l’ho solamente aiutato un pochino. Lui e il resto dello staff hanno fatto un grande lavoro al fine di assemblare il gruppo qui presente”.

Quest’anno siete riusciti a portare Bedard. Per un attimo si è speculato pure di un’eventuale presenza di Crosby. Era una missione impossibile convincerlo?
“Come detto è responsabilità di Rick Nash effettuare le selezioni e parlare con i diretti interessati. Nell’hockey non esiste per così dire il fatto di dover convincere dei giocatori. Ci sono sufficienti elementi che vogliono essere presenti. Sid ha fatto tantissimo per il Canada e ha disputato molte competizioni, quindi è comprensibile che non sia qui. Per Connor invece questa è una grande opportunità di poter indossare per la prima volta la maglia canadese ai livelli più alti”.

Prima hai parlato delle Olimpiadi, dove sarai pure il GM del Canada. Sarà il vostro grande obiettivo a corto-medio termine ovviamente…
“È esattamente così. Useremo questi Mondiali, i prossimi e il torneo delle 4 nazioni – quest’ultimo si svolgerà l’anno prossimo – per raccogliere informazioni sui giocatori, osservarli e cercare di creare la squadra più competitiva possibile per i giochi olimpici in Italia del 2026”.

I Mondiali in Canada mancano dal 2008. È utopia pensare di tornare a disputare un’edizione presso di voi?
“Fu un grande Mondiale, molto divertente, io facevo parte del Canada già allora. Il torneo si svolse a Quebec, in una città dove non è presente una franchigia di NHL, quindi fu ancora più esaltante perché la gente aveva grande voglia di hockey. Ci fu pure un bell’afflusso di pubblico. Chi lo sa, spero che un giorno si possa ripetere l’esperienza, per i canadesi è sempre speciale poter giocare davanti al proprio pubblico e il Mondiale oltre a essere importante è un gran bell’evento”.

Sei il GM dei St. Louis Blues oltre a quello del Canada. Non è faticoso esercitare i due ruoli? Di vacanze ne farai ben poche…
“(Armostrong ride ndr) Ci sono tanti benefici a poter svolgere questa funzione pure con la squadra nazionale. Incontri tanti manager, coach e giocatori, raccogli parecchie informazioni, ci sono scambi di vedute interessanti. Essere il GM del Canada non lo vedo come lavoro, bensì come un grande onore”.

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