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Interviste

Arcobello: “Accetterò qualsiasi ruolo pur di tornare a vincere, è passato troppo tempo”

Lo statunitense dovrà reagire dopo l’opaca passata stagione: “Il cambio di capitano mi aiuterà a giocare senza troppi pensieri. Lasciare Lugano non è mai stata un’opzione, qui sono felice e la squadra mi sembra più forte”

LUGANO – A Lugano è stato uno dei giocatori più discussi del passato campionato, ed ora Mark Arcobello sarà chiamato ad una chiara reazione dopo un’ultima stagione decisamente al di sotto dei livelli a cui ci aveva abituati.

Il centro statunitense ha visto passare la “C” di capitano dalla sua maglia a quella di Calvin Thürkauf, una delle tante decisioni che il club bianconero spera possano tradursi in una bella ripartenza con Luca Gianinazzi al timone.

“Sapevo che questa decisione sarebbe arrivata. Per come sono andate le cose in passato credo che questo fosse un buon momento per cambiare, una nuova leadership in spogliatoio porterà un po’ d’aria fresca, anche se alla fine l’unica cosa che conterà davvero sarà giocare come gruppo unito ogni partita”, ha commentato Arcobello. “Il ruolo di capitano è importante, ma lo è anche ogni singolo elemento che compone la squadra. Speriamo comunque che questo rappresenti una nuova partenza per vivere una stagione vincente”.

Non hai dunque vissuto questa decisione in maniera negativa? 
“No, perché alla fine lo scopo finale di tutti è quello di vincere. Se un cambiamento del genere potrà darmi ulteriore motivazione e permettermi di giocare più rilassato, sarà meglio per tutti. Sono felice per Thurkauf ed il team di leader, sarà la loro squadra da qui in avanti e spero facciano bene… Ma sono sicuro sarà così”.

La “C” poteva anche essere un peso, mentre ora potrai giocare con meno pensieri?
“Sì, è possibile. Il fatto che fossi il capitano non può però essere una scusa per le mie prestazioni, nell’ultima stagione avevo incontrato delle difficoltà all’inizio ed è poi stato difficile riprendermi. Ora ho effettivamente una cosa in meno a cui pensare, posso concentrarmi unicamente sul gioco”.

Cosa pensi di dover fare per tornare sui tuoi migliori livelli?
“In questo momento è difficile rispondere. Inizierò col lavorare duramente ogni giorno, senza pensare troppo in là ed evitando di farmi ossessionare da reti, assist e tutto il resto. Questa stagione conterà solo vincere come squadra, sarà il nostro obiettivo in ogni partita. Qualsiasi ruolo Gianinazzi vorrà affidarmi lo accoglierò per aiutare il Lugano a vincere… È passato del tempo dal mio ultimo successo in questa lega, ed è una sensazione che voglio tornare a vivere”.

Lasciare Lugano è stata una possibilità negli scorsi mesi?
“No, non vado da nessuna parte. Sono felice qui, e come detto voglio vincere. Certo, possiamo guardare alle statistiche e dire che la passata stagione è stata negativa per me, ma è anche vero che prima di quella ho giocato sei buoni campionati in Svizzera. Mi concentro dunque sul positivo, so cosa posso fare e voglio andare avanti con questa mentalità”.

La concorrenza al centro quest’anno sarà serrata, è possibile che in alcune partite finirai in sovrannumero. Questo cambierà le dinamiche in squadra…
“Sì, è possibile. Se alcune serate andrà così, lo accetterò. Avere più competizione all’intero della squadra può sempre essere positivo, contribuisce a trarre il meglio da ogni giocatore. Ma ora siamo ancora in estate, il focus è prepararci per avere un buon inizio di stagione e poi vedremo come evolveranno le cose”.

I nuovi volti in squadra sono diversi, che impressione ti sta dando il gruppo?
“Credo che siamo più forti. Ogni anno si vuole crescere un po’, sono arrivati dei buoni giovani ed il mercato ha portato a Lugano dei bravi giocatori che sicuramente sapranno aiutarci. Ovviamente è difficile compararsi alle avversarie finché non si gioca sul serio, ma la prima impressione è sicuramente positiva”.

Inizierà la prima stagione intera con Gianinazzi, che tipo di rapporto hai instaurato con lui?
“Lo scorso anno non ha avuto un compito facile, ha preso il comando di una squadra già impostata con un certo sistema di gioco ed ha cercato di cambiare gradualmente le cose. È stato difficile, ma credo abbia fatto un buon lavoro ed ora ha un intero training camp per preparare il gruppo. Ovviamente speriamo di avere un inizio migliore rispetto ad un anno fa, e sono fiducioso che sarà così”.

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