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Andrighetto: “Vincere la Champions in casa è bellissimo, ma ora vogliamo difendere il titolo”

L’attaccante dopo il trionfo europeo: “Perdere quella finale contro lo Zugo in cui eravamo avanti 3-0 ci ha fatto benissimo. Abbiamo imparato quanto faccia male perdere. Ora non c’è tempo per festeggiare, torniamo a lavorare”

(Berend Stettler)

ZURIGO – L’attaccante Sven Andrighetto, il grande protagonista della vittoria in Champions Hockey League degli ZSC Lions, è ovviamente felice dopo il successo contro gli svedesi del Färjestad.

“Sono contento della vittoria, il finale di partita ci è costato dei nervi, ma alla fine siamo riusciti a mantenere il vantaggio in una sfida veramente appassionante. Trionfare qui in casa è bellissimo. È il secondo trofeo nello spazio di nemmeno 12 mesi, è bello riuscire a dare vita a questo nuovo impianto”.

Oltre alla vittoria di squadra, sei stato proclamato MVP di questa campagna europea, fa doppiamente piacere?
“Anche questo riconoscimento individuale in fondo appartiene all’intera squadra. Senza i miei compagni tutto questo non sarebbe stato possibile. Certo, ho fatto qualche gol in più, ma il merito è del collettivo”.

Come avevi seguito la vittoria di Champions del 2009?
“Nel public-viewing vicino all’Hallenstadion, avevo solo 15 anni e non avevo trovato i biglietti per assistere alla finalissima che si teneva a Rapperswil, visto che l’Hallenstadion non era disponibile. Mi ricordo che ci fu una bellissima atmosfera”.

Come ti spieghi che in CHL performate meglio che in campionato?
“Non ho una spiegazione, noi cerchiamo ogni sera di fare il nostro gioco. A volte ci riusciamo, altre no. Magari è legato al fatto che gli avversari che affrontiamo in Europa non ci conoscono così bene, ma davvero non lo so se sia questo forse un motivo”.

Sino alla scorsa primavera venivate etichettati un po’ come “perdenti”, ora avete appunto conquistato due titoli consecutivi…
“Eravamo sempre vicini a vincere, credo che la famosa finale persa contro lo Zugo, quando conducevamo per 3-0 nella serie, ci abbia fatto benissimo. Lì sì che abbiamo picchiato di brutto il muso per terra. Abbiamo imparato quanto faccia male perdere. Vincere la Champions League era un nostro obiettivo, ma ora ne abbiamo un altro, ovvero ripetere la conquista del titolo”.

Quindi non ci saranno tre giorni di festa?
“No, assolutamente no, ci godiamo per qualche ora il successo, ma poi si torna a lavorare, al weekend ci sono punti importanti in palio”.

Pensi che questa vittoria porterà un po’ più di tranquillità dopo il cambio di allenatore?
“Da fuori hai magari questa percezione, ma dentro siamo sempre rimasti tranquilli. Marco Bayer fa un ottimo lavoro, non era evidente per lui entrare al timone a stagione in corso. Pure il nostro coach, come il resto dell’organizzazione, si merita questa coppa”.

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