PRAGA – Nella sua lunghissima carriera il 40enne Andres Ambühl ne ha viste tante. La vittoria contro l’Austria è però una di quelle davvero particolari e strane.
“Sì, è stata una partita abbastanza speciale, si è rivelato il classico match difficile, come ce lo aspettavamo. L’Austria ha lottato, ha dato tutto, come al solito. Alla fine sono semplicemente contento che siamo riusciti a imporci e a cavarcela con un occhio blu”.
Certo che l’inizio deve essere un ammonimento per voi…
“Non siamo entrati in partita, loro hanno pressato bene mentre noi abbiamo cercato troppo le cose semplici e ci siamo ritrovati sotto pressione. In seguito siamo perlomeno un po’ migliorati e il powerplay ha funzionato bene. Inoltre non abbiamo mollato nemmeno quando eravamo sotto, è positivo, un buon segnale, ma ribadisco, non ci saremmo mai dovuti trovare in una simile situazione. Dobbiamo stringere le viti e fare tesoro di quanto accaduto, il tutto senza dimenticare che ormai a questo livello non esistono più gli avversari che puoi asfaltare. Al massimo solo in qualche occasione, se riesci subito a infilare un paio di reti”.
Hai avuto contatti con Del Curto prima del match?
“No, l’ho visto nei corridoi dello spogliatoio, ma nulla di più”.
Ora arriva la difficile sfida contro i padroni di casa, la Cechia…
“È ovvio, dovremo aumentare il nostro livello, sarà innanzitutto fondamentale iniziare meglio che contro l’Austria”.