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Ambrì Piotta

Ambrì rivoluzionato ma ancora sconfitto ed ultimo in classifica

AMBRÌ – KLOTEN

1-4

(0-2, 0-0, 1-2)

Reti: 9’38 Preplan (Hollenstein, Von Gunten) 0-1, 15’43 Casutt (Schelling) 0-2, 41’15 Bastl (Grassi) 1-2, 45’39 Bieber (Gustafsson, Kolarik) 1-3, 53’30 Kellenberger (Harlacher)

Note: Valascia, 5’236 spettatori. Arbitri Eichmann, Mollard; Abegglen, Kaderli
Penalità: Ambrì 4×2′, Kloten 4×2′

AMBRÌ – Nuova partita, nuove linee, nuovi giocatori, stesso risultato. Sembra non sapersi più risvegliare dal suo torpore la bella addormentata Ambrì, squadra apparsa anche in questa occasione demotivata, priva d’energie, quasi senz’anima.

Non basta infatti un secondo tempo giocato in crescendo per cancellare la pochezza messa sul ghiaccio nel resto dell’incontro, con i Flyers che senza nemmeno faticare eccessivamente si sono imposti con un eloquente 4-1 alla Valascia. La situazione dei biancoblù è ora complicata, dopo un filotto di quattro sconfitte consecutive che, complice le vittorie del Langnau, ha pure mestamente relegato la squadra all’ultimo posto in classifica.

Nella serata del debutto in NLA di Fora e della prima in maglia biancoblù del nuovo arrivato Hamill, a poco sono serviti i profondi cambiamenti al lineup apportati da Pelletier. Nonostante la formazione di una “superlinea” con Emmerton, Giroux e l’ex Friborgo, la retrocessione di Pestoni in seconda linea con Monnet e Kamber e lo spostamento di Bastl al centro della terza, nei primi minuti sul ghiaccio si è visto soltanto il Kloten.

Come detto, la squadra di casa era in forma embrionale e gli ospiti hanno sicuramente beneficiato a livello di ritmo della sfida disputata 24 ore prima, ma questi due fattori non bastano certamente a giustificare l’atteggiamento rinunciatario messo sul ghiaccio dai biancoblù.

La pressione iniziale è culminata dapprima in un clamoroso palo a Zurkirchen battuto e, pochi minuti dopo, ha logicamente portato al gol del vantaggio messo a segno da Praplan. Gli aviatori, padroni indiscussi del disco, hanno continuato a spingere trovando poca resistenza da parte dei locali e sono pure pervenuti al 2-0 con Casutt al 15’43.

La scoppola ha risvegliato Duca e compagni, che nel periodo centrale hanno alzato l’intensità di gioco e si sono finalmente fatti vedere dalle parti del fin li inoperoso Gerber. Hamill, Pestoni, Emmerton e Lhotak hanno a turno tentato la sorte, mancando però del necessario killer instinct per riaprire la partita.

In questo senso l’Ambrì resta in attesa dei suoi bomber (Giroux in primis), che continuano ad essere in un momento poco brillante. Se a questo si aggiunge lo scarso apporto degli svizzeri come Monnet e Kamber, ecco il perché delle sole cinque reti messe a segno nelle ultime quattro partite di campionato.

Dopo un secondo tempo decisamente migliore dei primi 20’, i leventinesi hanno finalmente trovato la rete in avvio di terzo periodo, quando sugli sviluppi di un’ottima azione personale di Grassi, Bastl ha trovato il tap-in vincente da due passi.

La rete avrebbe potuto (e probabilmente dovuto) riaprire la partita, ma dopo nemmeno 5’ Bieber ha definitivamente chiuso il discorso con il suo 3-1, frutto sì di una bella azione personale dello scatenato Kolarik, ma propiziato in particolare da un’uscita a vuoto di Zurkirchen e da una difesa eccessivamente statica.

Colpiti nel vivo, i ticinesi si sono poi definitivamente sciolti al cospetto degli zurighesi dando ancora una volta prova di grande fragilità mentale e lasciando a Kellenberger tutto il tempo necessario per mirare e abbellire il risultato con il suo 4-1.

Gli istanti conclusivi sono poi stati il perfetto emblema dell’incontro, con gli aviatori che per diversi minuti hanno fatto tranquillamente melina nel terzo leventinese, complice una formazione ticinese completamente svuotata ed incapace di reagire.

Dopo l’ennesima sconfitta, sembrerebbe ormai evidente e scontato dire che qualcosa si sia rotto tra le fila dei biancoblù. Manca intensità, sicurezza e spesso finire per primi in svantaggio è sostanzialmente sinonimo di perdere.

Come anticipato, continuano a mancare Kamber e Monnet – con in particolare il secondo che si è distinto (in negativo) solo per un’inutile fallo nel momento migliore dell’Ambrì -, mancano i gol di Giroux e le serpentine di Pestoni. Zurkirchen ha fatto il possibile per tenere in partita i suoi il più possibile e le seconde linee come Grassi e Lhotak continuano a esprimersi su ottimi livelli, ma non basta giocare per 15-20 minuti a partita per andare a punti.

Complice anche il week end da sei punti inanellato dal Langnau, i leventinesi chiudono il primo turno di campionato all’ultimo posto in classifica. C’è molto su cui lavorare e, per non rovinare qualunque chance di accesso ai playoff con netto anticipo, bisogna cominciare da subito.

fattore2
UNITÀ DI SQUADRA: Dopo la brillante vittoria in casa del Bienne, qualcosa sembra essere cambiato in casa Ambrì. La squadra pare mancare di convinzione, motivazione ed è tremendamente fragile dal punto di vista mentale.
Anche nella sfida di sabato i ticinesi si sono resi protagonisti avvio totalmente incolore e, quando sono finalmente pervenuti al gol, è bastata una nuova offensiva dei più organizzati  e coriacei Flyers per rimandare nello scompiglio la truppa di Pelletier.
Il Kloten non è sicuramente una squadra di punta, ma ha dimostrato che con fiducia nei propri mezzi e con la giusta calma si possono superare i momenti topici delle partite.
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Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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