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FRIBORGO – AMBRÌ
4-1
(0-0, 1-1, 3-0)
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Reti: 22’30 Bertschy (Vey, Lilja) 1-0, 38’45 Maillet (DiDomenico, Heed) 1-1, 40’37 Schmid (Wallmark) 2-1, 49’12 Wallmark (Schmid, Sörensen) 3-1, 50’12 Bertschy (Lilja, Vey) 4-1
Note: BCF Arena, 9’262 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Stolc; Stalder, Urfer
Penalità: Friborgo 3×2, Ambrì 0×2
Assenti: Janne Juvonen, Rocco Pezzullo, William Hedlund, Tim Muggli, Floran Douay (sovrannumero)
FRIBORGO – Missione compiuta per l’Ambrì Piotta, in una maniera o nell’altra. I leventinesi hanno però giocato col fuoco nel finale di partita, quando, nel momento in cui si era capito che la partita di Friborgo era irrecuperabile, hanno avuto bisogno dei favori delle altre piste per ottenere l’ultimo posto disponibile per accedere ai play-in.
I biancoblù avranno insomma la possibilità di sfidare il Rapperswil anche grazie all’incapacità di Bienne e Ginevra di andare ad imporsi rispettivamente a Lugano e Berna, anche se nella serata della BCF Arena la squadra di Cereda si è dimostrata troppo contratta e speculativa per darsi delle buone chance di vittoria.
L’intento è d’altronde stato chiaro già dal primo tempo, iniziato in maniera guardinga da entrambe le squadre – che volevano assolutamente evitare degli errori – ma che ha poi visto il Gottéron crescere, mentre i leventinesi hanno applicato poco forecheck e non si sono praticamente mai affacciati dalle parti di Berra. L’assetto conservativo assunto dall’Ambrì non è però stato supportato da una buona esecuzione, e infatti con il passare dei minuti si sono viste sempre più sbavature, che in più di un’occasione hanno richiesto a Senn degli interventi complicati.
La musica non è cambiata di molto nel periodo centrale, quando i leventinesi hanno anche scoperto il fianco in più di un’occasione ai passaggi dalle retrovie dei burgundi, che con veloci transizioni hanno creato più di un grattacapo. Bertschy dopo 2’30 ha sbloccato il risultato – sfruttando una copertura non perfetta di Pestoni e Virtanen – episodio a cui sono seguite due grandi chance di raddoppio con lo stesso Bertschy e Sprunger.
L’Ambrì anche in quella fase ha fatto fatica a cambiare marcia, non si sono visti molti dischi in profondità e ancora meno sono stati quelli messi su Berra, ma il grande merito dei biancoblù è stato quello di sfruttare chirurgicamente la prima occasione in powerplay, infilando l’1-1 con un bel tiro di Maillet dopo appena 12 secondi di superiorità.
A quel punto c’erano insomma le premesse per giocarsi tutto nel terzo tempo, ma la brusca entrata in materia con il gol incassato da Bertschy dopo appena 37 secondi ha complicato nuovamente le cose. In quel caso era stato un disco regalato da Zgraggen a Wallmark in uscita dal terzo a favorire la rete, un errore che si è aggiunto a diversi altri nell’ambito di una partita che sicuramente l’Ambrì voleva più “pulita” da questo punto di vista. Un esempio lo si è avuto anche sul 3-1, quando Curran ha perso un disco alle assi – non una bella partita la sua – favorendo l’azione che ha di fatto chiuso i giochi.
Non è stata insomma una grande prestazione, impostata in maniera piuttosto chiara sin dall’inizio ma frenata da una certa mancanza di lucidità nella gestione del disco e delle situazioni, e anche da poca di quell’esplosività nelle gambe che sarebbe stata necessaria per punire il Gottéron qualora si fosse aperta una possibilità.
L’Ambrì Piotta avrà però un’altra chance per dimostrare di essere cresciuto e di poter fare meglio nelle partite che contano davvero. Il confronto con il Rapperswil non sarà semplice ma appare tutt’altro che impossibile – così come un playout che include anche Kloten e Langnau -, e inoltre sarebbe sbagliato ridurre la qualificazione dei leventinesi chiamando in causa i risultati favorevoli di sabato sera. I biancoblù negli ultimi due mesi hanno macinato punti e giocato in maniera convincente, creandosi in sostanza il lieve cuscinetto che ha permesso loro di scamparla alla BCF Arena.
Sabato ovviamente le cose non sono andate nei migliori dei modi, con anche DiDomenico che nel suo atteso ritorno a Friborgo non si è praticamente visto, ma ora sicuramente la squadra potrà liberare la mente dopo una serata che inevitabilmente portava con sé le distrazioni dei vari scenari di classifica.
Da martedì l’Ambrì dovrà dimostrarsi più sicuro di sé e arrembante, aggredendo un Rapperswil che per tutta la stagione in trasferta ha fatto molta fatica. Sarà tempo di mostrare quel carattere che è stato costruito negli ultimi due mesi, e che nell’occasione è mancato per riuscire a difendere un ottavo posto che sarebbe stato prezioso.
IL PROTAGONISTA
Jakob Lilja: Non è riuscito a trovare la via del gol, ma l’ex biancoblù ha fatto partire verso Senn diverse conclusioni molto secche e pericolose, e sin dai primi minuti si è dimostrato molto motivato. Sull’arco del match ha ottenuto due assist e lasciato il solco con diverse giocate di forza, vincendo anche il duello a distanza con DiDomenico per l’impatto avuto sabato sera.
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