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Ambrì Piotta

Ambrì battuto seccamente dai Lions e condannato ai playout

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AMBRÌ – ZSC LIONS

0-5

(0-2, 0-1, 0-2)

Reti: 8’57 Bachofer 0-1, 10’58 Wick (Baltisberger, Cunti) 0-2, 30’11 Bärtschi (Shannon, Bergeron) 0-3, 41’00 Künzle (Fritsche, Tallinder) 0-4, 43’26 Künzle (Schäppi, Fritsche) 0-5

Note: Valascia, 4’349 spettatori. Arbitri Eichmann, Mollard; Abegglen, Espinoza
Penalità: Ambrì 3×2′, ZSC Lions 4×2′

AMBRÌ – L’Ambrì Piotta è nei playout, ora ufficialmente. Con la sconfitta patita in casa per 5-0 nei confronti degli ZSC Lions, e la contemporanea vittoria del Bienne, i biancoblù sanno ora con certezza di poter puntare al massimo ad evitare la scomoda serie contro il Rapperswil, scenario che si spera non diventerà realtà e che non farà da epilogo ad una stagione complicata ed anche sfortunata.

Il fatto di aver visto il proprio nome diventare rosso sul Teletext non è però da imputare in maniera diretta a quanto scaturito dalla partita di martedì sera, con i leventinesi che nelle ultime settimane credevano probabilmente ancora nei playoff più per “dovere” e per cercare di instaurare una mentalità vincente, e non per obiettività sulla situazione venutasi a creare.

Con i campioni in carica si è visto un Ambrì capace del meglio come che del peggio, con la netta differenza tecnica in pista venuta a galla soprattutto nel primo tempo – che, di fatto, è bastato ai Lions per vincere – mentre la forza di volontà e la testardaggine del gruppo biancoblù è venuta a galla nella seconda parte di incontro, con tante occasioni che permettono di considerare il risultato in parte bugiardo. Lo Zurigo ha meritato di gran lunga la vittoria, ai biancoblù sarebbe dovuta andare perlomeno la gioia del gol.

Con Flückiger confermato in porta nonostante lo scorso disastroso weekend, i biancoblù hanno giostrato con sette difensori, in seguito alle assenze degli ammalati Sidler e Gautschi, nonché dell’infortunato Bouillon. Schlagenhauf è stato relegato al ruolo di 13esimo attaccante (presto l’annuncio della firma altrove?), mentre Dostoinov è finito in sovrannumero ed Aucoin è tornato sul ghiaccio al centro della terza linea. Di nuovo in pista anche Zgraggen, finalmente libero da un problema alla spalla.

Impressionante ma anche ammirevole osservare il gioco dello Zurigo nei primi 20 minuti, durante i quali la squadra di Crawford ha fatto sostanzialmente tutto ciò che ha voluto, accelerando e rallentando le manovre, costruendo con precisi passaggi o bersagliando Flückiger a ripetizione, il tutto mentre l’Ambrì non ha potuto fare altro che difendersi alla bell’e meglio, cercando di colpire in contropiede.

Logico dunque il parziale di 2-0 scaturito dalla prima frazione, arrivato in seguito al rigore trasformato dal 18enne Jérôme Bachofner – alcuni scout NHL erano presenti alla Valascia, che fosse sui loro taccuini? – dopo fallo di Trunz, e al 10’ dal gol su rebound di Wick, che nello slot ha anticipato O’Byrne.

Il roccioso numero 4 ha comunque disputato una buona partita, e in generale, dal suo rientro dall’infortunio sta mostrando buone cose ed il suo apporto pare poter diventare sempre più importante. Proprio dal suo bastone è arrivato uno dei tiri più pericolosi del secondo tempo, tempo giocato alla grande da un Ambrì Piotta capace di cambiare ritmo, di pattinare alla pari del suo avversario e di stuzzicare finalmente seriamente Flüeler.

Dopo una traversa piena di capitan Duca, i biancoblù hanno sfiorato il gol a ripetizione anche con Pestoni e Steiner, ma il disco che avrebbe potuto riaprire la partita non ne ha voluto sapere di entrare. I Lions hanno invece saputo, da grande squadra che sono, sfruttare con estremo cinismo le loro occasioni, firmando il 3-0 con una bella combinazione finalizzata da Bärtschi in situazione di 4-contro-3, con Giroux che si era fatto penalizzare invero abbastanza ingenuamente.

Se da un lato Flückiger ha fatto quello che ha potuto ma ha dato nuovamente conferma di essere un “portierino” – Masalskis rimane la scelta più sensata per l’immediato futuro – sull’altro fronte Flüeler è stato assolutamente strepitoso, confermandosi già in clima playoff e dando ragione alla sua strepitosa statistica stagionale con oltre il 94% di parate. Solamente in un paio di occasioni il cerbero zurighese è stato aiutato dalla fortuna – il palo di Duca e un disco vagante nel terzo periodo – ma per il resto è stato perfetto. Chapeau.

La sua bravura non ha però scalfito la determinazione e la cocciutaggine – molto positiva dato il contesto – dell’Ambrì Piotta, che anche nel terzo tempo e sotto per 5-0 non ha mai smesso di provarci. In assoluto il migliore in pista per i biancoblù Inti Pestoni, capace di sprigionare energia ad ogni pattinata e autore di alcune finte e giocate di bastone degne di importanti palcoscenici.

Cautamente positivo – anche se in “formato diesel” – Keith Aucoin, invisibile nella prima parte di incontro ma poi via via sempre più in confidenza con il gioco. Logica la mancanza di ritmo del numero 29 dopo l’infortunio, resterà ora da vedere se avrà occasione di continuare il suo recupero oppure se sarà il sacrificato per dare spazio a Masalskis. Da elogiare anche le prove di Lhotak e Fuchs, così come quella di uno Zgraggen più brillante in fase offensiva che in copertura, ma data la lunga assenza la sua prestazione rimane incoraggiante.

L’Ambrì sarà ora chiamato a dimostrare di aver digerito ed assimilato la delusione dell’esclusione dai playoff, a partire già dalla doppia sfida del weekend contro lo Zugo. I playout dei biancoblù sono infatti già iniziati da qualche partita e continueranno immediatamente, perchè ogni punto ottenuto è d’oro per evitare quel maledetto undicesimo rango.

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