AMBRÌ – LANGNAU
2-5
(1-0, 1-2, 0-3)
Reti: 12’04 Kubalik (Lhotak, Taffe) 1-0, 25’49 Lhotak (Kubalik) 2-0, 32’33 Weibel (Gyger, Blaser) 2-1, 36’29 Albrecht (Berger, Andersons) 2-2, 43’11 Elo (Gagnon) 2-3, 56’12 Peter (Weibel, Gerber) 2-4, 59’55 Blaser 2-5
Note: Valascia, 2’169 spettatori. Arbitri Massy, Weber; Bürgi, Küng
Penalità: Ambrì 3×2′, Langnau 5×2′ + 1xrigore
AMBRÌ – Non si cerchi chissà quale chiave di lettura da queste ultime tre partite di girone intermedio, perché le squadre impegnate le interpreteranno come fossero amichevoli, sollevando nuovi dubbi su una formula di playout che dalla sua introduzione ha spesso e volentieri reso inutili le ultime partite in calendario. La conseguenza è un calo drastico dell’interesse, ed il misero conteggio di 2’169 spettatori fatto registrare martedì alla Valascia è lì a dimostrarlo.
Questo è però un tema che andrà discusso in altra sede. La squadra di Luca Cereda ha infatti ancora un paio di impegni da affrontare prima dell’inizio della serie contro il Kloten, ed è intenzionata a farlo con l’obiettivo di arrivare pronta all’appuntamento, compiendo però diversi turnover per lasciare a riposo alcuni elementi.
“Potessi scegliere tra una settimana di allenamenti oppure queste tre partite, opterei sicuramente per la prima opzione”, ci ha spiegato Cereda, che ha candidamente definito “inutili” gli impegni in programma in settimana. Non ci si aspetti dunque di vedere i biancoblù al meglio delle proprie possibilità, visto che il focus principale è messo sul mantenere le giuste abitudini e tenere un buon ritmo tra i cambi, mandando in secondo piano l’esito numerico delle sfide.
Martedì alla Valascia ne è così nata una sfida in cui l’Ambrì Piotta ha saputo esprimersi in maniera apprezzabile nella prima metà, quando le due reti di Kubalik e Lhotak risultavano quasi strette ai padroni di casa, che sul loro conto avevano anche un rigore non concretizzato dallo stesso Kubalik, e diverse altre occasioni da rete.
In pista con soli tre stranieri – si è rivisto Taffe, autore di una buona prova con i due cechi – e con i vari Isacco Dotti (primo match di NLA dal 2013), Simon Sterchi (prima linea) e con Trisconi al rientro, l’Ambrì ha perso un po’ il filo del discorso in quei quattro minuti in cui ha concesso due reti al Langnau, e in definitiva non ha più raddrizzato il proprio gioco.
Il terzo tempo è infatti andato in scena con poco mordente da parte delle due squadre, che hanno effettivamente dato vita ad un’amichevole sul piano dell’intensità, anche se va dato atto al Langnau di aver fatto la sua dignitosa partita nonostante le vacanze già assicurate.
Il match si è così risolto grazie ad Eero Elo, che ha sfruttato lo screen di Gautschi per battere Conz, mentre Emanuel Peter ha messo in cassaforte il risultato infilando il 4-2 dallo slot.
Guardando ai prossimi due match, Conz sarà nuovamente tra i pali giovedì sera contro il Losanna, mentre Karhunen dovrebbe difendere la porta biancoblù sabato a Kloten, in una partita in cui Cereda non intende schierare la “formazione tipo” che utilizzerà in Gara 1, ma manderà in pista anche in quell’occasione un Ambrì “rattoppato”.
Per quanto riguarda invece la stretta attualità, difficile aggiungere altro al match di martedì sera, se non per sottolineare la buona prova della seconda linea, che ha visto Taffe dialogare in maniera interessante con Lhotak e Kubalik, quest’ultimo sicuramente il miglior giocatore in pista.
Pur battuto, l’Ambrì ha dunque condotto in porto la serata in maniera tutto sommato positiva. Ora si tratterà di scendere in pista per ulteriori due match cercando di mettere un po’ di ritmo nelle gambe, prima di tornare a fare sul serio da martedì. Sino a quel momento, tutto avrà i connotati di una preparazione.
IL PROTAGONISTA
Dominik Kubalik: In un match giocato comprensibilmente con poco mordente dalle due squadre, il ceco è apparso il più motivato, e quando ingranava la marcia superiore i Tigers hanno avuto ben pochi argomenti per fermarlo.
Dominante praticamente ad ogni cambio, è stato all’origine delle due reti biancoblù, e la speranza è di ritrovarlo al massimo della forma sin da Gara 1 contro gli aviatori.
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