AMBRÌ – L’Ambrì Piotta ha concluso il suo weekend imparando una semplice ma importante lezione: il bel gioco non basta. Autori già a Berna di una buona prestazione, i biancoblù si sono ripetuti alla Valascia, dove il Kloten ha fatto essenzialmente il minimo indispensabile per strappare i 3 punti in palio, mentre ai padroni di casa è rimasta solamente la frustrazione di aver vanificato i tanti buoni spunti proposti.
Senza Noreau, Reichert e Duca e con Sandro Zurkirchen tra i pali, i ragazzi di Pelletier erano chiamati ad impostare immediatamente la partita su un alto ritmo, visto che gli aviatori erano rimasti a riposo nella serata di venerdì. Detto, fatto: dopo nemmeno 2 minuti di gioco Daniel Steiner è andato a colpire in pieno il palo della porta protetta da Martin Gerber, palo che ha poi salvato in altre due occasioni il portiere del Kloten nel solo primo tempo.
I biancoblù hanno infatti iniziato a spron battuto l’incontro e, avvalendosi anche di ben tre penalità incassate dagli uomini di Hollenstein, hanno mantenuto alta la pressione in fase offensiva. Da segnalare in particolar modo un minuto passato in doppia superiorità numerica conquistata da Giroux che – dopo aver commesso un errore sulla linea blu simile a quello di Berna – si è riscattato regalando ai suoi una ghiottissima occasione.
Se nel derby gli special teams hanno permesso all’Ambrì di dare una svolta alla partita, sabato sera è mancata la necessaria concretezza per sfruttare al massimo le buone occasioni costruite. Come a volte accade, però, il disco non ha voluto saperne di entrare, un po’ per merito di un bravo Gerber, un po’ per demerito degli attaccanti biancoblù, ed un altro po’ in seguito alla sfortuna, materializzatasi in quei 4 pali complessivi colpiti dell’Ambrì nell’arco dell’incontro.
Tra questi vi è stato anche quello fatto registrare dal nuovo arrivato Markus Nordlund, alla sua prima uscita alla Valascia e che ha saputo confermare le buone sensazioni scaturite a Berna. Il finlandese è un giocatore diverso da Noreau – i cui impulsi innegabilmente mancano – ma ha saputo dare un buon contributo, evidenziando mobilità ed un bel tiro che, continuando di questo passo, potrebbe presto trovare miglior fortuna.
Chi le ha azzeccate proprio tutte in attacco è stato invece il Kloten che, spietato, ha ottenuto l’1-0 al termine di un breve powerplay, insaccando sotto la curva sud grazie ad uno slapshot dalla media distanza di Vandermeer. Il raddoppio è invece caduto ad inizio periodo centrale, quando un disco perso da Jason Williams in zona neutra ha permesso agli avversari di ritornare ad attaccare e, approfittando di una difesa nell’occasione un po’ molle, hanno raddoppiato con Steinmann.
Decisamente ingeneroso il risultato considerati gli sforzi profusi dalla squadra, l’Ambrì non si è lasciato abbattere ed ha continuato ad insistere con tutti e 4 i suoi blocchi offensivi, sino a dimezzare lo scarto grazie a Park, mentre sulla panchina dei penalizzati si trovava Dupont. Il numero 27 – venerdì promosso a capitano data l’assenza di Duca e Reichert – ha sorpreso Gerber mettendo in mezzo un disco da dietro la porta, dando così concretezza ad una manovra che qualche secondo prima aveva visto Giroux andare ad un nulla dalla rete.
Nel finale di secondo tempo i biancoblù hanno poi avuto diverse occasioni per impattare la contesa, con Steiner che è andato ad un nulla dalla rete, ma il suo puck si è stampato nuovamente sul palo. Gli ultimi 20 minuti di gioco hanno invece visto un Ambrì un po’ stanco cercare di venire a capo di un Kloten capace di gestire con ordine il vantaggio e abile nello sfruttare al meglio le maggiori energie date dal di riposo di venerdì.
I biancoblù non hanno mai mollato la presa ma, un cambio dopo l’altro, hanno avuto diverse difficoltà a superare la zona neutra e ad applicare una pressione costante su Gerber. Pelletier ha cercato di trovare nuove idee modificando i blocchi offensivi, ma l’ago della bilancia era oramai destinato a pendere in favore dei Flyers. A soli 2 secondi dalla fine è così arrivato il 3-1 a porta vuota di Schelling.
Come detto l’Ambrì ha concluso un doppio turno in cui i risultati scaturiti dalle partite non rispecchiano quanto dimostrato sul ghiaccio dalla squadra. È però anche vero che a contare sono solo ed unicamente i punti, dunque si dovrà continuare a lavorare per incamerarne il più possibile, così da permettere anche a Noreau di recuperare senza troppa pressione.
Proprio il canadese ci ha spiegato a fine partita di sentirsi meglio, anche se il ruotare le spalle gli provoca ancora dolore. Mercoledì o giovedì prevede di provare a pattinare senza bastone, mentre un suo rientro – se tutto andrà bene – potrebbe avvenire tra due weekend. L’importante per lui sarà non forzare il rientro. Non sono invece ancora noti i tempi di recupero di Paolo Duca, il quale ha provato a scendere sul ghiaccio nella mattinata di sabato, ma il dolore al polso gli ha fatto subito capire che per lui al momento è impossibile giocare.
Tornando invece alla partita, dopo aver già riportato la buona impressione destata da Nordlund, anche Alexandre Giroux ha mostrato qualche spunto incoraggiante, con il giocatore che appare ancora essere nel bel mezzo di un processo prima che possa esprimersi al meglio. Un po’ sottotono invece Williams, autore di alcuni errori non da lui e che, probabilmente, ha sofferto un po’ il doppio turno. Pochi infatti i tiri partiti dal suo bastone, mentre martedì a Lugano e sabato a Berna il numero 29 era stato parecchio pericoloso.
Ottima la prestazione del giovane Lhotak, talento a cui sono state date responsabilità anche in powerplay. Indiavolato come sempre Daniel Steiner, sul cui conto sono da segnare due pali pieni e tanta energia portata in pista ad ogni cambio. Nel complesso, comunque, l’Ambrì ha posto delle buone basi in vista di venerdì, quando farà visita al Bienne.