AMBRÌ – RAPPERSWIL
3-5
(0-2, 2-0, 1-3)
Reti: 1’36 Aberg 0-1, 17’28 Aberg 0-2, 21’24 Landry (Bürgler) 1-2, 24’18 Pestoni (Bürgler, Landry) 2-2, 48’24 Aberg (Strömwall, Albrecht) 2-3, 50’20 Moy (Holm, Strömwall) 2-4, 55’10 Wick (Larsson, Wetter) 2-5, 58’38 Douay (Landry) 3-5
Note: CS Bellinzona, 947 spettatori
Arbitri: Kaukokari, Mollard; Duc, Humair
Penalità: Ambrì 5×2, Rapperswil 5×2
Assenti: William Hedlund, Diego Kostner (infortunati), Isacco Dotti, Aris Häfliger, Davide Fadani, Aris Conceprio, Nadir Scilacci, Olmo Albis, Simone Terraneo, Dominik Kubalik, Jonathan Ang
BELLINZONA – L’Ambrì Piotta era consapevole di avere davanti una settimana dura da affrontare, ed ora che i tre match in calendario sono stati superati è facile scorgere il tratto comune che anche sabato contro il Rapperswil è venuto a galla, ovvero la difficoltà di mantenere un buon ritmo per dei periodi prolungati.
Nelle recenti partite di preparazione contro Davos, Zugo e Rapperswil abbiamo infatti visto un gruppo biancoblù che generalmente è riuscito ad alzare la propria intensità solamente per un tempo di gioco, ed anche a Bellinzona è stata la frazione centrale quella in cui si sono viste le cose migliori.
Nel complesso i Lakers hanno però mostrato di trovarsi in uno stato di forma che permette loro di essere già più esplosivi fisicamente e mentalmente lucidi nell’esecuzione, mentre la squadra di Cereda ha spesso faticato a tenere il passo delle scorribande di Strömwall e compagni.
Nel primo e terzo tempo è infatti stato il Rappi a controllare il ritmo delle operazioni e a mettere spesso in difficoltà Gilles Senn – pure lui dovrà trovare ritmo e fiducia, nelle due uscite settimanali si è mostrato goffo in alcune circostanze – mentre nel periodo centrale è stato netto il cambio di marcia operato dai leventinesi.
In quel momento l’Ambrì è riuscito a mostrare maggiore autorità ed ottenere due gol in rapida successione grazie a Landry e Pestoni, con in particolare il ticinese autore di una buona prova. Meno ispirati altri elementi, tra cui ad esempio un De Luca autore di alcune imprecisioni banali e rappresentative di un gruppo ancora alla ricerca della migliore lucidità.
Per capire se i biancoblù sapranno presentarsi con un ritmo maggiore nelle gambe al debutto stagionale bisognerà però attendere. Restano ora una decina di giorni a disposizione – e l’ultima amichevole di Bienne – per prendere le ultime decisioni in termini di lineup e dare nuovo smalto alla condizione fisica, che in questa settimana era previsto avrebbe rappresentato una sfida per il gruppo.
Nell’ultimo test rimanente potremmo inoltre vedere una bozza più attendibile di lineup, cosa che non è stata possibile sabato visto che a riposo c’erano i vari Kubalik, Ang, Terraneo ed Isacco Dotti, oltre all’infortunato Kostner.
Qualche indicazione la si è però avuta, con ad esempio Virtanen di nuovo in coppia con Zgraggen, oppure Tim Heed che ha subito ritrovato il fido partner Zaccheo Dotti, che ha potuto finalmente fare il suo debutto nel preseason.
Sul fronte offensivo invece Heim e Zwerger erano ancora assieme in una linea che idealmente sarà completata da Kubalik – ed infatti il suo sostituto era Lilja, che è il primo indiziato per finire in sovrannumero – mentre Maillet e De Luca sono stati nuovamente provati assieme in un terzetto che dovrebbe includere anche Ang.
La terza linea sembra pure delinearsi con Pestoni–Landry–Bürgler, mentre Miles Müller è stato provato per la seconda serata al centro, anche se per il debutto quella potrebbe essere per lui una posizione più complicata da ricoprire rispetto all’ala.
C’è insomma tanto su cui riflettere, anche pensando al ruolo di capitano che nell’occasione è stato affidato da Bürgler. Se la “C” resterà sulla maglia di Grassi oppure il testimone verrà passato ad un altro giocatore lo scopriremo solamente nella conferenza stampa in programma lunedì. Poi finalmente si inizierà la stagione, e la voglia di iniziare a fare sul serio è stata anche in quest’occasione davvero palpabile.
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