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Mondiale 2024

Alla Svezia va la finale delle deluse, Canada a bocca asciutta

Gli svedesi ribaltano i nordamericani e con questo bronzo tornano a vincere medaglie dopo l’oro del 2018. Per il Canada è il peggior risultato da quell’anno

Alla Svezia va la finale delle deluse, Canada a bocca asciutta

SVEZIA – CANADA

4-2

(1-0, 0-1, 3-1)

Reti: 12’05 Grundström (Johansson, Dahlin) 1-0, 22’41 Cozens (Oleksiak, Mangiapane) 1-1, 44’18 Dubois (Hagel, Tavares) 1-2, 49’35 Karlsson (Burakovsky, Johansson) 2-2, 53’42 Grundström 3-2, 59’55 Johansson (Brodin, Lundeström) 4-2

Note: Prague Arena, 14’929 spettatori
Penalità: Svezia 1×2, Canada 2×2

PRAGA – Torna a mettere le mani su una medaglia la Svezia, dopo ben quattro edizioni in cui aveva raccolto solo tre eliminazioni ai quarti di finale e addirittura pure un’uscita prematura dai gironi, quel nono posto a Riga che in patria è suonato come un’assoluta vergogna.

Il bronzo di questa edizione, seppure di podio si tratti, non può che rappresentare semplicemente uno zuccherino per una Nazionale che da due anni, con il fenomeno Sam Hallam in panchina, ha portato avanti una rivoluzione che a Praga avrebbe dovuto portare l’oro, quale obiettivo primario e quasi assoluto.

Basti dare un’occhiata alla selezione delle tre corone, con ben diciassette giocatori provenienti dalla NHL, tre fra i difensori più forti del mondo e poi i vari Joel Eriksson Ek, Lucas Raymond, Adrian Kempe e dei “comprimari” che sono comunque dei top nei campionati europei, tra cui Marcus Sörensen, Max Friberg e Tim Heed.

In Svezia non si vuole parlare di fallimento ma di delusione, e solo questa vittoria sul Canada ha cambiato un po’ il sentimento, anche se la “finalina” per il bronzo è stata tutt’altro che una partita combattuta, con ritmi da amichevole che hanno fatto sbadigliare a lungo il pubblico della O2 Arena.

Di buono c’è stato che comunque il risultato è rimasto in bilico fino all’ultimo, con il gol risolutivo di Grundström – doppietta – che ha fato seguito al 2-2 di Karlsson a completare la contro-rimonta dopo l’iniziale vantaggio svedese e le reti nordamericane del solito Cozens e Dubois.

Anche il Canada da par suo non può certo ritenersi soddisfatto del suo cammino in questa edizione iridata, la nazionale a disposizione di Tourigny è stata la più competitiva da anni a questa parte – almeno dalle edizioni del 2018 e 2019 – e con a disposizione armi del calibro dei citati Dubois e Cozens, Tavares, McCann e di quello che doveva essere l’attrazione principale ossia Connor Bedard, con attorno uno scheletro fatto di soli giocatori della NHL, un quarto posto è senza ombra di dubbio un risultato molto deludente per la federazione canadese – il peggiore assieme a quello del 2018 – dopo aver disputato sette finali in nove edizioni ed averne vinte quattro.

E vedere queste due corazzate spartirsi medaglia di bronzo e di legno avvalora ancora di più quanto fatto finora dalla Svizzera.


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