
AMBRÌ – FRIBORGO
1-4
(0-1, 1-1, 0-2)

Reti: 00’32 Sörensen (Streule) 0-1, 23’39 Streule (Biasca, Wallmark) 0-2, 35’34 Muggli (Virtanen, Kostner) 1-2, 44’35 Rod (De la Rose) 1-3, 45’52 Biasca (Sörensen) 1-4
Note: BiascArena, 739 spettatori
Arbitri: Hungerbühler, Dipietro; Bichsel, Gurtner
Penalità: Ambrì 2×2, Friborgo 3×2 + 1×5 + 1×10 + 1×20
Assenti: Zaccheo Dotti, William Hedlund, Dominic Zwerger (a riposo), Daniele Grassi, Isacco Dotti (infortunati)
BIASCA – È andato agli archivi con la quarta sconfitta di fila – contro altrettante avversarie di National League – il preseason dell’Ambrì Piotta, che se da un lato ovviamente non deve perdersi in troppi pensieri relativi alla mancanza di vittorie durante l’ultima fase di preparazione, dall’altro qualche preoccupazione può sorgere dopo aver osservato le recenti prestazioni.
Già poco brillanti contro avversarie della stessa “fascia” come Rapperswil e Kloten, nella sfida di martedì con il più quotato Friborgo la squadra di Cereda ha evidenziato delle chiare difficoltà, soprattutto in termini di ritmo e velocità d’esecuzione. Ci sono stati chiaramente anche momenti in cui i leventinesi hanno saputo tessere delle trame interessanti, ma per buona parte della sfida il Friborgo ha mostrato una chiara superiorità, ponendo l’Ambrì davanti alla necessità di alzare il ritmo delle proprie operazioni.

Sarà sicuramente su questo aspetto che i biancoblù dovranno operare un “giro di vite” per farsi trovare pronti al debutto di martedì prossimo, dato che non sono mancati i momenti in cui la sensazione era quella di una squadra che faticava a tenere l’andatura dell’avversario.
Il lineup messo in pista da Cereda stavolta era sostanzialmente completo, una sorta di prova generale permessa dal rientro di Joly, Pestoni e Pezzullo, con anche l’indicazione importante di uno Zwerger finito in sovrannumero. L’austriaco dovrà indubbiamente lottare per ricevere spazio in una rosa in cui c’è competizione nei vari ruoli, anche se martedì sono stati pochi i singoli ad aver davvero convinto.

Sicuramente tra i migliori in pista c’è stato Joly, il più pericoloso in zona offensiva ed anche pulito in esecuzione, mentre Tierney e soprattutto Petan non hanno lasciato il segno. Nel complesso in pochi sono stati al riparo da imprecisioni – alcune anche banali – di cui il Friborgo ha saputo approfittare, con una fase difensiva che in particolare rimane da registrare.
Il test è comunque stato di valore in termini di ritmo ed anche agonismo – con gli animi che si sono anche scaldati nel periodo centrale – con la squadra di Cereda che ha potuto affrontare una partita dai ritmi ben più serrati rispetto alle uscite del weekend. L’impressione è però che gli automatismi non siano ancora oliati, con una settimana di lavoro ancora a disposizione per cercare di iniziare nel miglior modo possibile la stagione.
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