DETROIT – Dallas Stars che si presentano alla Joe Louis Arena dopo la sconfitta di Minnesota. Detroit che invece scende in pista dopo aver superato Columbus ai rigori. Padroni di casa che schierano lo svizzero Damien Brunner in prima linea, insieme agli esperti Zetterberg e Datsyuk. Nonostante una prima bella occasione non sfruttata, proprio da Brunner, sono gli ospiti a passare in vantaggio con Ryder, grazie ad un preciso tiro di polso. Detroit insiste per pervenire al pareggio, ma dopo un ottimo lavoro del solito Zetterberg, Filippula centra il palo alla destra di Letonen. Dallas non sfrutta alcune buone occasioni, concesse principalmente da errori grossolani della difesa dei Red Wings. Il portiere dei padroni di casa, Howard, è bravo ad impedire il raddoppio ospite in tre occasioni decisamente pericolose. Terzo tempo decisivo per la sfida, che si apre con il raddoppio dei Dallas Stars, ancora con Ryder e ancora grazie ad un errore difensivo concesso da Detroit. Colpo durissimo per Brunner e compagni, i quali si aprono maggiormente alla ricerca del goal, concedendo grandi spazi agli ospiti. Ospiti vicini pure al 3-0, ma Howard è straordinario nell’occasione, compiendo un intervento estremamente spettacolare. Detroit proprio non ne vuole sapere di segnare. Nemmeno a sei minuti dalla sirena finale, quando non viene sfruttata un’allettante situazione di superiorità numerica. Finale intenso, con Howard fuori dai pali per permettere l’uomo di movimento in più sul ghiaccio. La rete arriva, a firma Damien Brunner (prima rete in NHL!), ma è troppo tardi. Tanto rammarico per i Red Wings di non essere riusciti a trovare la via del goal prima. Finisce 2-1.
SAINT PAUL – Minnesota Wild sulle ali dell’entusiasmo, dopo le due belle vittorie di inizio stagione; Nashville Predators che invece giungono alla Xcel Energy Center con due soli punti, ottenuti contro Columbus e St. Louis. Dopo tre minuti di gioco scoppia una bagarre tra Clune e Konopka, i quali danno spettacolo con un match di pugilato. Al sesto minuto arriva la prima rete, con il solito Dany Heatly alla sue terza marcatura stagionale. I Predators prendono però lentamente le redini del confronto, e riescono a pervenire al pareggio al termine del primo terzo, dopo un rebound concesso da Backstrom. Non succede granché nel secondo periodo, eccezion fatta per un paio di occasioni su entrambi i fronti in una situazione di quattro contro quattro. Anche l’ultimo terzo non offre molto sul piano dello spettacolo, sino a otto minuti dal termine, quando Erat insacca in un’altra situazione di quattro contro quattro, dopo un’uscita decisamente fuori tempo dell’estremo difensore dei Wild di Minnesota. Goal pesantissimo che deciderà la sfida. Il 3-1 finale è cosa facile per Josi e compagni, con Legwand che approfitta di un errore in fase di liberazione del terzo dei padroni di casa. Nashville vince con merito, mentre i Wild subiscono una battuta d’arresto inaspettata. Ancora molto ghiaccio per lo svizzero Roman Josi, che conclude la gara con quasi ventisei minuti di ghiaccio.
CHICAGO – Match che inizia con una grande pressione esercitata da Chicago sulla gabbia dei St. Louis Blues, tanto che Kane e Sharp sfiorano la rete d’apertura a pochi minuti dall’inizio dell’incontro. Rete d’apertura che arriva all’ottavo minuto di gioco, quando i Blues commettono un errore dilettantistico. Con tutti e cinque gli uomini nel terzo difensivo dei Blackhawks, gli ospiti si dimenticano totalmente di Kane, Sharp e Bolland, i quali in situazione di tre contro zero hanno vita facile a scapito di Elliott. Rete a firma Patrick Kane. A tre minuti dalla prima pausa, l’estremo difensore di Chicago, Crawford, è bravo ad impedire il pareggio dei Blues. A metà incontro i padroni di casa raddoppiano in powerplay, con un tiro dalla blu di Keith. Nel terzo conclusivo arriva anche il 3-0 di Stalberg, ma St. Louis non molla e cerca di imbastire una rimonta. La partita di riapre d’apprima con McDonald, poi con Oshie a cinque minuti dalla fine. Ma i padroni di casa sono bravi a chiudere gli spazi e a difendere il risultato. Rimonta infatti che non si concretizza grazie ad un Crawford in formato saracinesca, che blocca alcuni dischi decisivi negli ultimi istanti di gioco. Chicago rischia ma si impone, St. Louis che ferma a due la sua striscia di vittorie consecutive.
DENVER – I Colorado Avalanche di Matt Duchene ospitano i Los Angeles Kings di Dustin Brown. I campioni in carica, che arrivano a Denver dopo la brutta prestazione iniziale persa a LA contro Chicago per 5-1, dimostrano nuovamente la propria pochezza in fase realizzativa. Dopo il rientro del centro Anze Kopitar ci si aspettava certamente di più per quanto riguarda l’attacco, invece i Kings se ne tornano a casa con una sola rete segnata, a opera della quarta linea. Il match inizia bene per gli Avs, con il giovane Matt Duchene che si fa notare grazie alla sua energia e pericolosità. È sua infatti la prima occasione da rete della partita. I Kings passano in vantaggio al sedicesimo del primo tempo, grazie ad un tiro di Jordan Nolan. Rebound concesso da Varlamov e Clifford è bravo ad insaccare. Los Angeles che, come sempre, gioca molto compatto difensivamente. Colorado deve infatti attendere il terzo periodo per trovare la sua prima rete, realizzata da Landeskog. Il vantaggio dei padroni di casa è nell’aria e in powerplay, dopo un errore di disimpegno di Drewiske, gli Avs trovano il primo vantaggio della serata, grazie a David Jones. Sei minuti dopo, Parenteau trova il colpo del ko. Kings che cercano di rientrare in partita, ma Voynov, Carter e Martinez gettano al vento delle ottime occasioni da rete. Colorado si impone con merito per 3-1 a scapito dei Los Angeles Kings, i quali iniziano male la propria stagione con zero punti dopo le prime due partite.
EDMONTON – La partita tra gli Edmonton Oilers, squadra diretta da Ralph Krueger, e i californiani di San Jose si è decisa sostanzialmente nel primo periodo. Pesantissimo 6-1 infatti il parziale in favore di Thorton e compagni dopo venti minuti di gioco. In powerplay, Boyle prima, poi Couture hanno portato gli Sharks sul 2-0. Yakupov ha dimezzato lo scarto, ma Marleau ha punito i padroni di casa con una pesante doppietta personale. Ancora Couture e poi Vlasic hanno fissato il parziale per 6-1 dopo il primo tempo. Sotto parecchi fischi del Rexall Place rivolti ai propri beniamini, troppo poco attenti in fase difensiva, sono arrivate due segnature degli Oilers. Schultz e Hall hanno portato lo scarto a tre reti. Partita da dimenticare per Edmonton, ottima serata invece per i californiani che tornano a casa con due punti preziosissimi.
VANCOUVER – La staffetta portieri continua in quel di Vancouver. I Canucks infatti, dopo aver schierato Luongo nell’ultimo incontro giocato contro Edmonton, hanno deciso di inserire come titolare Cory Schneider nella sfida giocata mercoledì contro i Calgary Flames di Sven Baertschi. Un Cory Schneider che nei primi minuti di gioco ha avuto il suo bel daffare, come conferma la traversa colpita dai Flames verso il dodicesimo del primo tempo. A cinquanta secondi dalla fine del primo terzo, lo stesso Schneider ha compiuto un grandissimo intervento, evitando così che Calgary passasse in vantaggio per primo. Una parata che è stata una vera e propria iniezione di fiducia per l’estremo difensore, come pure per i suoi compagni di squadra, che hanno trovato la via del goal con Kassian al sesto del secondo tempo. Esattamente due minuti dopo, ecco il raddoppio di Raymond in powerplay. Partita già conclusa? Nemmeno per sogno. Infatti i Flames trovano con Tanguay in contropiede una bella rete, seguita dal pareggio di Backlund a quattro minuti dal termine del secondo periodo. La squadra diretta da Bob Hartley (ex head coach degli ZSC Lions) si riporta quindi perfettamente in partita dopo essere stata sotto di due reti. Nel terzo periodo non succede praticamente nulla e allora arrivano i tempi supplementari. Nemmeno qui succede granché, eccetto una ghiottissima occasione per i Flames per vincere l’incontro, non sfruttata però da Tanguay. Cory Schneider ancora decisivo nella circostanza. Negli shootout si arriva fino al quinto round e alla fine sono i Canucks ad averne la meglio, con Kassian a realizzare la rete decisiva. L’elvetico dei Flames Sven Baertschi ha giocato per quasi dodici minuti; d’altro canto Cory Schneider è uscito dalla sfida con una percentuale di parate del .944%, bloccando 34 tiri su 36.
GLENDALE – A caratterizzare la sfida giocata in Arizona tra i Coyotes e i Columbus Blue Jackets, sono l’hat trick goal di Steve Sullivan, e la doppietta personale di Oliver Ekman-Larsson. A passare in vantaggio per primi però, sono stati gli ospiti, con uno slapshot di Tyutin. Il pareggio arriva due minuti dopo, in seguito ad un rebound di Mason sfruttato da Sullivan. Ekman-Larsson infila Mason per la seconda volta al quindicesimo del secondo periodo, portando i Phoenix per la prima volta in vantaggio. Da qui in avanti sono solo i Coyotes a far gioco e a dominare i restanti minuti. Dominio che porterà altre tre segnature, realizzate nuovamente da Steve Sullivan nel terzo conclusivo, poi da Ekman-Larsson e in seguito ancora da Sullivan, per l’hat trick goal. Phoenix che può festeggiare la sua prima vittoria stagionale, Columbus decisamente in serata no.