A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con tre partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.
Quest’anno HSHS torna a proporvi la presentazione di tutte e 32 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.
MONTREAL CANADIENS

La rosa 2025/26
PORTIERI
Jacob Fowler, Jakub Dobes, Sam Montembeault
DIFENSORI
Adam Engstrom, Alexandre Carrier, Arber Xhekaj, David Reinbacher, Jayden Struble, Kaiden Guhle, Lane Hutson, Mike Matheson, Noah Dobson, William Trudeau
ATTACCANTI
Alex Newhook, Brendan Gallagher, Cole Caufield, Florian Xhekaj, Ivan Demidov, Joe Veleno, Josh Anderson, Juraj Slafkovsky, Kirby Dach, Nick Suzuki, Owen Beck, Patrik Laine, Zac Bolduc, Jake Evans, Oliver Kapanen
MONTREAL – La scorsa stagione i Montreal Canadiens hanno sorpreso superando gli obiettivi fissati dalla dirigenza. In piena fase di ricostruzione, la squadra guidata da Martin St. Louis non solo è rimasta in corsa fino alla fine, ma è riuscita a qualificarsi ai playoff come formazione più giovane della lega, cedendo poi nel primo turno ai Washington Capitals. Un segnale incoraggiante, che conferma come il progetto a lungo termine abbia basi solide e prospettive interessanti.
Il club ha ulteriormente ringiovanito la propria rosa con il ritiro del veterano David Savard, sostituito dall’acquisizione di Noah Dobson, difensore offensivo di 25 anni arrivato dai New York Islanders. Nel reparto d’attacco il colpo è stato l’ingaggio del 22enne Zack Bolduc, mentre dal mercato dei free agent è arrivato il centro Joe Veleno. La filosofia resta chiara: costruire una squadra in grado di diventare competitiva per la Stanley Cup senza accelerare i tempi, anche a costo di mancare i playoff a breve termine.
Sul ghiaccio, il leader indiscusso è Nick Suzuki. Il capitano, reduce da una stagione da 30 gol e 89 punti, ha confermato il suo valore tra i migliori centri della NHL. Al suo fianco, Cole Caufield ha firmato 37 reti, mentre Juraj Slafkovsky continua la sua crescita. L’innesto del rookie russo Ivan Demidov – protagonista in KHL e candidato al Calder Trophy – darà ulteriore linfa offensiva, mentre Patrik Laine resta un’arma importante soprattutto in powerplay, nonostante i suoi problemi fisici.
La difesa si presenta più solida con Dobson e Kaiden Guhle come coppia di riferimento, mentre Mike Matheson e Lane Hutson formano un secondo duo di grande qualità offensiva. Proprio Hutson ha scritto la storia diventando il primo giocatore dei Canadiens a vincere il Calder Trophy dal 1972, con numeri da record alla sua stagione da rookie. Alle loro spalle, giovani come l’ex Kloten, David Reinbacher, attendono l’occasione giusta per mettersi in mostra.
In porta, Sam Montembeault ha dimostrato affidabilità con 62 presenze e buoni numeri, imponendosi come titolare stabile. Resta da valutare la continuità del backup Jakub Dobes, chiamato a confermarsi dopo l’esordio positivo.
I numeri della scorsa stagione (40 vittorie, 31 sconfitte e 11 overtime) fotografano una squadra competitiva, ma ancora in cerca di continuità. Il powerplay ha faticato (21esimo in NHL), ma l’arrivo di Dobson e un’intera annata di Demidov potrebbero cambiare le cose.
La dirigenza, con il presidente Geoff Molson, Jeff Gorton e il GM Kent Hughes, continua a spingere sulla linea della pazienza. La fanbase ha assaporato il ritorno ai playoff, ma la sfida sarà non bruciare le tappe di un processo che punta a riportare Montreal ai vertici. Gli ingredienti ci sono: talento, entusiasmo e un gruppo di giovani pronti a crescere insieme.
LE SQUADRE PRESENTATE SINORA |


