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National League

A Losanna le ambizioni restano, la “Svoboda Revolution” porterà finalmente dei risultati?

Il vento dell’est soffiato sulla Vaudoise Arena ha generato una rosa biancorossa profonda e competitiva. Questa gestione quasi schizofrenica pagherà per chi vuole risultati a corto termine?

L’inizio della stagione 2021/22 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


LOSANNA

La rosa 2021/22

PORTIERI
Tobias Stephan, Luca Boltshauser, Viktor Östlund

DIFENSORI
Guillaume Anex, Mark Barberio (🇨🇦), Lukas Frick, Joel Genazzi, Martin Gernat (🇸🇰), Andrea Glauser, Fabian Heldner, Justin Krueger, Aurelien Marti, Victor Oejdemark

ATTACCANTI
Cody Almond, Fabio Arnold, Benjamin Baumgartner, Christoph Bertschy, Tim Bozon, Floran Douay, Cory Emmerton (🇨🇦), Jason Fuchs, Josh Jooris, Ken Jäger, Ronalds Kenins, Guillaume Maillard, Damien Riat, Jiri Sekac (🇨🇿), Phil Varone (🇨🇦)


(PostFinance/KEYSTONE/Laurent Gillieron)

È inutile girarci intorno, una semifinale e un solo quarto di finale nelle ultime due stagioni giocabili (tralasciando appunto quella senza i playoff 2020) per una società ambiziosa come il Losanna sono risultati deludenti, soprattutto a fronte delle enormi spese per costruire, disfare e rifare la squadra di stagione in stagione.

Una gestione che appare come pretenziosa e a volte “prepotente” quella dei biancorossi, che dopo essere stati lasciati dalla precedente proprietà in mancanza di risultati, è stata presa in mano dalla cordata ceco-russa con alla testa Petr Svoboda, il quale ci ha messo poco a dare una spazzata al tavolo e mettere nuove pedine sulla sua scacchiera.

La prima decisione è caduta su coach Craig MacTavish, non solo a causa dei risultati ma anche per una visione non in linea con la nuova proprietà e dopo diversi tira e molla, un po’ sorprendentemente si è deciso di affidare la panchina a John Fust – fino ad aprile assistente di MacTavish – affiancandogli la collaborazione dell’ex attaccante biancoblù Robert Petrovicky, promettente alla guida della Nazionale U20 slovacca.

Uno staff che non necessariamente rispecchia il fare della nuova società, almeno all’apparenza, ma forse la sicurezza di un uomo come Fust che conosce alla perfezione la realtà e da dove è arrivato questo Losanna ha convinto anche i vertici ad affidarsi a lui e non a un nome altisonante come si sarebbe potuto pensare.


ARRIVI
Andrea Glauser (D, Langnau)
Jason Fuchs (F, Bienne)
Benjamin Baumgartner (F, Davos)
Viktor Östlund (G, Ambrì Piotta)
Fabio Arnold (F, Winterthur)
Martin Gernat (D, Ocelari Trinec)
Phil Varone (F, Barys Nur-Sultan)
Jiri Sekac (F, Avangard Omsk)
Damien Riat (F, Washington Capitals, prestito)

PARTENZE
Etienne Froidevaux (F, Bienne)
Inaki Baragano (D, Rapperswil)
Nathan Vouardoux (D, Rapperswil)
Noah Schneeberger (D, Bienne?)
Vladimir Roth (D, Kometa Brno)
Benjamin Antonietti (F, Ginevra)
Libor Hudacek (F, Neftekhimik Nizhnekamsk)
Brian Gibbons (F, Linköping)
Charles Hudon (F, Tampa Bay Lightning)
Robin Grossmann (D, Bienne)

STRANIERI
Mark Barberio (D, 🇨🇦)
Cory Emmerton (F, 🇨🇦)
Martin Gernat (D, 🇸🇰)
Phil Varone (F, 🇨🇦)
Jiri Sekac (F, 🇨🇿)


Partendo invece dalle perdite, quella di Denis Malgin – uno dei top assoluti della scorsa National League e frequentemente fuori categoria in diverse serate – risulta praticamente impossibile da colmare, ecco perché al reparto offensivo è stata data maggior profondità rispetto alla scorsa stagione.

Partiti gli stranieri Hudon, Conacher, Gibbons e l’ultimo arrivato Libor Hudacek, il pacchetto offensivo è quindi composto da Phil Varone, Jiri Sekac e Cory Emmerton. In particolare sarà interessante valutare l’impatto di Sekac nel nostro campionato, confermatosi uno dei giocatori più completi pure nelle ultime stagioni di KHL, e di Phil Varone, velocissimo attaccante two way anche lui reduce da una stagione nella superlega.

Parlando di giocatori dal passaporto rossocrociato è forse in questo ambito che il Losanna ha guadagnato maggior profondità e alternative, con il colpo firmato su Benjamin Baumgartner, strappato al Davos con un contratto a lungo termine, quello che ha portato a Jason Fuchs e la sciabolata dell’ultimo minuto che ha visto anche Damien Riat giungere sul Lemano, dopo le voci che lo volevano raggiungere Chris McSorley a Lugano. Qualità, giocatori nell’età giusta per dare il meglio e molte alternative nei ruoli, costruire il line up offensivo dei biancorossi potrebbe essere molto interessante.


Anche il reparto difensivo ha visto qualche cambiamento, con l’arrivo annunciato già due stagioni orsono dell’interessante Andrea Glauser da Langnau e dello slovacco Martin Gernàt, pilastro difensivo tutto fare che si è messo in mostra anche nell’ultima rassegna mondiale con la maglia slovacca per solidità e leadership.

Tra i difensori va sempre contato anche il nordamericano Barberio, attualmente ai box dopo un’operazione alla spalla, ma dopo aver perso Robin Grossmann per Bienne la retrovia losannese gode ancora di solidità, muscoli, esperienza e propulsione offensiva, che la colloca tra i reparti arretrati più completi della lega, ancor più di un anno fa.

Pochi dubbi infine per quanto riguarda la porta, con l’eterno e sempre affidabile Tobias Stephan affiancato a Luca Boltshauser e a Viktor Östlund per formare un terzetto di ottima affidabilità e intercambiabile a sufficienza.

Messi assieme i pezzi della rivoluzione attuata da Svoboda sarà sufficiente per fare quel salto tra le vere élite del campionato? La rosa è più profonda ed equilibrata della scorsa stagione nonostante la perdita di Malgin e il pacchetto stranieri è ancora di prim’ordine e nel suo complesso la squadra sembra pronta a lottare per qualcosa di importante.

Gli ingaggi di Riat, Baumgartner e Fuchs vanno a infoltire di qualità tutto il reparto offensivo e la difesa sembra ancora più forte con l’ingaggio di Gernàt. Il compito più difficile lo avrà però John Fust, alla prima occasione della carriera di guidare una squadra dalle ambizioni molto alte. Svoboda vuole vincere e vuole farlo il prima possibile, il nuovo coach sarà pronto a reggere la pressione se le cose non dovessero funzionare come spera?


MIGLIOR INNESTO

Jiri Sekac:
L’attaccante ceco arriva a Losanna forte di una carriera in KHL di alto livello, dove ha potuto vincere da protagonista due Gagarin Cup e ha lasciato in dote un’ottima media punti. Giocatore molto tecnico e forte fisicamente, il ceco arriva in Svizzera ancora nel pieno della sua carriera, con numeri che lo potrebbero lanciare come uno dei top assoluti in National League

ADDIO DOLOROSO

Denis Malgin:
Pochi dubbi che sia un autentico fuoriclasse e che abbia spostato gli equilibri del Losanna in quelle serate dove risultava incontenibile e spettacolare. È arrivato in National League in circostanze particolari e, sebbene il Losanna abbia lavorato bene per colmare la sua perdita, un giocatore del genere sarebbe comunque insostituibile sul mercato svizzero.

FATTORE X

Calma e pazienza:
Non sembrano averne moltissima dalle parti della Vaudoise Arena, e sebbene la squadra da qualche stagione risulti competitiva, i fare e disfare della dirigenza non hanno portato a nulla. Se il Losanna vuole veramente arrivare ai massimi vertici dell’hockey svizzero dovrà veramente remare come una squadra vera e non lasciarsi andare a capricci o decisioni frettolose.


La classifica di HSHS

1. ZUGO
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3. LOSANNA
4. _________
5. _________
6. _________
7. _________
8. _________
9. __________
10. __________
11. __________
12. __________
13. AJOIE

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