
L’inizio della stagione 2025/26 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.
Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.
BERNA

La rosa 2025/26
PORTIERI
Adam Reideborn (🇸🇪), Sandro Zurkirchen, Andri Henauer, Christof Von Burg
DIFENSORI
Louis Füllemann, Hardy Häman Aktell (🇸🇪), Alexander Yakovenko (🇷🇺), Simon Kindschi, Samuel Kreis, Anton Lindholm (🇸🇪), Romain Loeffel, Nils Rhyn, Ramon Untersander, Joel Vermin
ATTACCANTI
Miro Aaltonen (🇫🇮), Mats Alge, Benjamin Baumgartner, Emil Bemström (🇸🇪), Victor Ejdsell (🇸🇪), Alain Graf, Marco Lehmann, Marc Marchon, Waltteri Merelä (🇫🇮), Simon Moser, Marco Müller, Fabian Ritzmann, Tristan Scherwey, Thierry Schild

(PostFinance/KEYSTONE/Peter Klaunzer)
Tre titoli di campione svizzero dal 2016 al 2019 e poi solo incertezze, con risultati finali deludenti. È vero che nelle ultime due stagioni il Berna ha trovato un quinto e un terzo posto in regular season, ma il picco massimo raggiunto dagli orsi sono state due eliminazioni ai quarti di finale, e in tutto questo la protagonista è stata la confusione societaria negli uffici della direzione sportiva.
L’unico punto fermo tra le gestioni nevrotiche del “coordinatore” Martin Plüss con subordinati al ruolo di direttore sportivo prima Patrick Bärtschi e oggi Diego Piceci – ex agente di giocatori – è stato il coach Jussi Tapola, probabilmente il maggior fautore di quegli ottimi piazzamenti in regular season nonostante una rosa che poi nei playoff ha mostrato i suoi limiti.
Limiti che stanno in un invecchiamento dei leader a cui solo recentemente si è fatto fronte, ma ad oggi la mancanza del peso di alcuni senatori che furono si fa parecchio sentire, così come l’irrisolto problema del portiere che alla Postfinance Arena si portano dietro dalla partenza di Leonardo Genoni nell’ormai lontano 2019, guarda caso l’anno dell’ultimo titolo vinto dagli orsi.
Il mercato non sembra aver portato grandi soluzioni a una squadra che non ha saputo mettere delle vere pezze ad alcune mancanze, ma che addirittura ha perso delle pedine fondamentali come il topscorer e MVP della lega Austin Czarnik, un sottovalutato Thierry Bader, Patrik Nemeth e Philip Wüthrich. Tra i sostituti ci sono nomi interessanti, ma bisogna fare i conti anche con infortunati di lungo corso e una gestione stranieri che dovrà tenere conto di ben tre difensori d’importazione dopo l’arrivo di Alexander Yakovenko.
ARRIVI
Marco Müller (F, Lugano)
Mats Alge (F, Rapperswil)
Miro Aaltonen (F, Kloten)
Christof von Burg (G, Winterthur)
Sandro Zurkirchen (G, Kloten)
Alexander Yakovenko (D, Bienne)
Emil Bemström (F, Pittsburgh Penguins)
PARTENZE
Philip Wüthrich (G, Ambrì Piotta)
Patrik Nemeth (D, Friborgo)
Thierry Bader (F, ZSC Lions)
Austin Czarnik (F, Losanna)
Elvis Schläpfer (F, Ajoie)
Lukas Klok (D, Kloten)
Vincent Ryser (F, Visp)
STRANIERI
Anton Lindholm (D, 🇸🇪)
Victor Ejdsell (F, 🇸🇪)
Waltteri Merelä (F, 🇫🇮)
Adam Reideborn (G, 🇸🇪)
Miro Aaltonen (F, 🇫🇮)
Hardy Häman Aktell (D, 🇸🇪)
Alexander Yakovenko (D, 🇷🇺)
Emil Bemström (F, 🇸🇪)

(PostFinance/KEYSTONE/Til Buergy)
Sul fronte offensivo ovviamente la perdita più importante è quella legata ad Austin Czarnik, partito per Losanna dopo aver atteso invano le trattative in quel di Berna, un giocatore dal rendimento straordinario e rivelatosi decisivo per la cavalcata in regular season degli orsi arrivati con il terzo attacco del campionato a marzo.
Giunto in corso d’opera da Kloten, il finlandese Miro Aaltonen ha mostrato un buon rendimento ma non ancora ai livelli di Czarnik, mentre su Emil Bemström c’è il peso di qualche dubbio legato alla sua tenuta fisica, dopo aver superato a fatica i test medici e programmando il suo ritorno alle competizioni solo per ottobre.
Da non sottovalutare l’ingaggio di Marco Müller dal Lugano, l’unico nome di un discreto peso tra gli svizzeri in entrata che dovrà compensare la partenza di Thierry Bader, un giocatore spesso sottovalutato che negli ultimi anni è cresciuto molto sotto la gestione di Tapola.
Con questi cambiamenti e un paio di incertezze il Berna dovrà cercare di ripetere dei numeri molto alti della scorsa regular season (secondi per attacco e riuscita al tiro) crollati però nei playoff, ma c’è sicuramente materiale a sufficienza per mantenere un rendimento piuttosto regolare anche se forse non più da top assoluto.

Sarà per contro interessante capire come verrà gestito il reparto difensivo con ben tre stranieri – tenendo conto anche di Reideborn – dato che Lindholm è appena rientrato alle competizioni ed è stato ingaggiato anche l’ex Bienne Alexander Yakovenko.
In questo appare privo di parecchio senso l’arrivo di Hardy Haman-Aktell nella scorsa primavera, soprattutto per il fatto poco comprensibile già sul momento di avergli fatto firmare immediatamente un contratto fino al 2027. Yakovenko rappresenta un profilo esperto e di buon rendimento in sostituzione prima di tutto di Klok oltre che di Nemeth, e assieme a Loeffel dovrà formare il top principale di una difesa che ha prodotto molto in reti ma che è stata solo l’ottava per gol subiti. Rimane inoltre l’incertezza di giocatori in deciso calo come Untersander e Kreis, nonché per la tenuta dello stesso Lindholm.
Il problema principale del Berna rimane però quello della copertura della porta. Reideborn non ha mai mostrato di valere una licenza straniera, mostrandosi anzi come uno dei portieri meno prevedibili della lega a causa di errori incredibilmente banali e improvvisi, ma perlomeno il cuscinetto rappresentato da Philip Wüthrich aveva protetto da qualche caduta di troppo il Berna, pur non essendo l’oggi portiere dell’Ambrì Piotta un top svizzero.

Il fatto che su Von Burg e Henauer non ci sia ancora la fiducia della società – si tratta pur sempre di due portieri di Swiss League di 25 rispettivamente 23 anni senza alcuna esperienza di National League – è stato provato dall’ingaggio a sorpresa del 35enne Sandro Zurkirchen, un portiere di sicura esperienza ma che era di fronte anche all’opzione del ritiro dopo l’esperienza a Kloten.
Quello dei portieri è un problema che dopo la partenza di Wüthrich potrebbe essere addirittura peggiorato per il Berna, dovendo gestire anche uno straniero dei ben otto giocatori d’importazione presenti nella rosa di Tapola, con tutte le problematiche del caso.
La rosa del Berna è mediamente competitiva, il terzo posto della scorsa stagione però per varie ragioni e per la perdita di alcuni uomini fondamentali e l’incertezza sulla salute di altri sembra difficilmente ripetibile. Jussi Tapola ha sicuramente grandi meriti nella gestione e nel rendimento di un gruppo assemblato a volte con troppa fretta e in altri casi senza costrutto, con dei punti deboli che oggi potrebbero aver superato quelli forti, leggasi la partenza di Czarnik e la permanenza dei problemi in porta.
Questo potrebbe comunque non impedire al Berna di portare avanti una regular season abbastanza tranquilla nella lotta per i playoff, con la sicurezza di avere un discreto nucleo di attaccanti svizzeri (Baumgartner, Lehmann, Müller) e degli stranieri che possono garantire un rendimento regolare di punti. Per la regular season tutto questo basterà, ma i limiti usciti improvvisamente negli scorsi playoff non sembrano aver ancora trovato soluzione.
MIGLIOR INNESTO

Alexander Yakovenko: Il difensore in arrivo dal Bienne è spesso stato sottovalutato nella sua permanenza in Svizzera, ma ha sempre mostrato un rendimento molto regolare mescolando solidità e punti. La gestione dei tre difensori stranieri non sarà facile, ma il russo-kazako può partire sicuramente con qualche vantaggio sui suoi compagni, mostrandosi più completo del partente Patrick Nemeth.
ADDIO DOLOROSO

Austin Czarnik: Perdere il miglior giocatore del campionato fa male, concederlo a un’avversaria ancora di più. Czarnik era arrivato addirittura come “pezza” sul mercato degli orsi e alla fine si è rivelato uno straordinario trascinatore che ha portato numeri altissimi in regular season chiudendola da topscorer assoluto. Difficile che i suoi sostituti possano compensare questa perdita nonostante le buone premesse.
FATTORE X

Gestione stranieri e portieri: Non è mai facile gestire un numero così alto di stranieri in rosa già a settembre, soprattutto con un portiere che non ha mai giustificato la licenza di import. Che in tribuna ne stiano due oppure altri degli otto a disposizione, Tapola forse non riuscirà mai ad avere il line-up ideale da schierare, per un attacco che si potrebbe rivelare un po’ corto nel caso di rotazione degli attaccanti o per dei portieri che non sembrano all’altezza delle ambizioni degli orsi, che venga schierato Reideborn o meno.
La classifica di HSHS
1.
LOSANNA
2.
ZSC LIONS
3.
GINEVRA
4.
DAVOS
5. _________
6.
FRIBORGO
7.
BERNA
8. _________
9.
BIENNE
10. _________
11. __________
12.
LANGNAU
13. __________
14.
AJOIE


