AMBRÌ – L’Ambrì Piotta ha colto la sua seconda vittoria consecutiva – la terza nelle ultime quattro partite – sconfiggendo per 2-1 un Losanna apparso in difficoltà.
Nonostante un inizio di partita in salita, con l’unica rete degli ospiti caduta dopo appena 58 secondi di gioco, i leventinesi sono riusciti ad alzare la testa, ribaltando la sfida già nel primo tempo, grazie anche all’ottimo lavoro di Tommaso Goi, autore di un pregevole assist in occasione della rete del pareggio, e successivamente lesto a guadagnarsi una penalità da cui è scaturito il game winning goal della sfida.
“Non abbiamo iniziato come volevamo, avevamo un po’ di pressione addosso e per questo motivo non abbiamo giocato abbastanza semplice”, ci spiega l’attaccante arrivato dai Rockets. “Abbiamo faticato oltremodo ad uscire dal terzo, ma man mano la pressione è calata e siamo riusciti ad esprimerci come volevamo. Naturalmente mi fa piacere essere riuscito a mostrare buone cose, ma ciò che più conta è la vittoria per la squadra. Tutti hanno lavorato bene e credo che ci siamo meritati questi tre punti”.
A partire dal secondo tempo si è visto tutto un altro Ambrì, anche se a stonare sono state le molte occasioni in powerplay non sfruttate…
“È vero, abbiamo avuto diverse situazioni di superiorità numerica ma non siamo stati abili a sfruttarle. In allenamento lavoriamo molto sul powerplay, eppure ancora non è sufficientemente efficace. Bisogna dire, però, che spesso questo tipo di esercizio comincia a funzionare solo strada facendo…”.
L’assetto difensivo sta mostrando dei miglioramenti. Contro il Servette è arrivato uno shutout, mentre venerdì Conz ha subito una sola rete. È un periodo positivo per il vostro estremo difensore…
“Assolutamente sì, Conz sta disputando delle grandi partite. Sono inoltre convinto che il sistema di gioco che vuole Cereda – aggressivo ma nel contempo attento all’aspetto difensivo – lo aiuti parecchio, questo nonostante punti molto sul forecheck. Poi, quando si gioca bene nel proprio terzo difensivo, è ancora più facile riuscire a crearsi delle occasioni”.
Come Mazzolini sei stato chiamato a dare nuova linfa al gioco di Cereda, non deve essere facile da parte vostra ricevere una chiamata improvvisa e riuscire a farvi trovare pronti…
“A dire il vero non proprio, anche se dipende da giocatore a giocatore. Quando arriva una chiamata, questa rappresenta una chance che ti viene data e tu hai l’occasione di metterti in luce. Il tempo che trascorri in pista è ciò che veramente ti dà coraggio: più giochi e più riesci a mettere in pratica ciò che sei bravo a fare, in modo semplice”.
L’Ambrì ha ottenuto 12 punti contro le quattro squadre che attualmente si trovano sotto la riga. Siete stati capaci di approfittare appieno delle debolezze avversarie, tendenza che nel recente passato era una chimera…
“Si tratta di squadre contro le quali si possono ottenere punti pesanti. In realtà, anche contro tutte le altre avversarie è possibile fare bene, ma specialmente questi scontri contro le nostre dirette rivali di media-bassa classifica sono particolarmente importanti, perché mettono in palio punti che fanno la differenza”.