LUGANO – Ospite sabato sera alla Resega c’era il Bienne, autore di un buon inizio di campionato. Nemmeno i seeländer però hanno potuto fermare la corsa del Lugano, arrivato ora a quattro vittorie consecutive grazie a due weekend da sei punti di fila.
Al di là dei numeri, i bianconeri hanno convinto per la prestazione offerta, con la squadra di Ireland padrona del gioco per lunghi tratti e capace di offrire combinazioni e trame offensive di cui il tifoso luganese non godeva da lungo tempo.
“Sì, i primi due tempi abbiamo giocato fortissimo”, ci conferma Stefan Ulmer nel post partita, “ma dopo, verso la fine del secondo, abbiamo cominciato a commettere un paio di errori e siamo subito stati puniti subendo un gol che ha riaperto la partita. Loro hanno segnato il 3-2 e tutti siamo diventati un po’ nervosi, perché i primi due periodi avevamo giocato benissimo e sarebbe stato un vero peccato buttare via così la partita. Siamo però molto felici di essere stati in grado di rispondere dopo il secondo gol del Bienne”.
Stefan Ulmer, eri personalmente coinvolto nella rete del 3-2. Come hai vissuto e come analizzi l’azione?
“Non ho ancora rivisto il gol, difficile da dire. Abbiamo fatto un errore alla balaustra, mentre io ero un po’ in ritardo e Lofquist per finire ha fatto un bel gol”.
Fortunatamente poi siete riusciti a chiudere la sfida in powerplay, che questo weekend ha di nuovo iniziato a funzionare…
“Sì, questo è molto importante per noi. Siamo una squadra con un powerplay fortissimo, che ogni sera ci dà l’occasione di vincere. Queste ultime due partite in cui sono tornato a giocare, i miei compagni in superiorità numerica hanno giocato molto bene e questo è fondamentale per il Lugano”.
Molte cose stanno funzionando bene. Un aspetto da correggere potrebbe essere quello delle penalità, siete una delle squadre più penalizzate della lega. Anche sabato avete dovuto giocare sette volte in boxplay…
“All’inizio di ogni campionato gli arbitri fischiano molto severamente, ma ciò non toglie che contro il Bienne abbiamo commesso molti falli stupidi. Colpa nostra quindi, è una cosa che dovremo correggere. Alla fine però anche loro hanno preso molte penalità e il nostro powerplay ha deciso la partita”.
Sei a Lugano da ormai molti anni, ma è forse la prima volta che siete partiti così bene. Che aria si respira in spogliatoio? I punti raccolti fino ad adesso vi permettono di lavorare con più tranquillità in settimana?
“È difficile da dire. Adesso abbiamo giocato molto bene 11 partite, ma nell’hockey le cose possono cambiare velocemente, dobbiamo stare tranquilli come abbiamo sempre fatto. Sappiamo cosa siamo in grado di fare, siamo una squadra fortissima e dobbiamo dimostrarlo in ogni partita e in ogni allenamento. Questo è il nostro obiettivo”.
Dopo quasi un mese di stop per infortunio, hai fatto il tuo ritorno questo weekend. Come ti sei sentito?
“Ho ancora un po’ di dolore, dopo ogni colpo sento un po’ di male ma non è niente di grave. Adesso sono guarito e questa è l’unica cosa che conta. Ora avrò bisogno di un po’ di partite per rientrare nel ritmo, ma penso che queste prime due uscite sono andate molto bene per me come anche per la squadra, e questo è l’importante”.