FRIBORGO – AMBRÌ
4-2
(1-2, 1-0, 2-0)
Reti: 2’10 Bykov (Rossi) 1-0, 6’47 D’Agostini (Jelovac) 1-1, 15’40 D’Agostini (Emmerton) 1-2, 30’40 Slater (Kienzle) 2-2, 41’50 Bykov 3-2, 50’24 Bykov (Sprunger, Rathgeb) 4-2
Note: BCF Arena, 5’555 spettatori. Arbitri Hebeisen, Prugger; Borga, Fluri
Penalità: Friborgo 3×2′, Ambrì 5×2′
FRIBORGO – Sia maledetto quel powerplay di metà partita, perchè da quel momento l’Ambrì Piotta ha mostrato il suo volto meno convincente. La squadra di Luca Cereda ha infatti litigato a lungo con se stessa dopo aver incassato il pareggio di Slater in shorthand, tanto da rischiare addirittura di capitolare in altre due circostanze (!) nei minuti successivi, giocati sempre in superiorità numerica.
Per la prima volta in questo inizio di campionato i biancoblù hanno visto la loro struttura di gioco traballare, e la consueta – lodevole – aggressività si è in qualche occasione di troppo trasformata in spazi da sfruttare per il Friborgo, che dal canto suo ha provato ad approfittarne alzando il ritmo della manovra a partire dal periodo centrale.
Complessivamente i leventinesi – che hanno visto i debutti stagionali di Ngoy e Moor – non hanno giocato una brutta partita, ma hanno finito per pagare nuovamente a caro prezzo dei gravi errori individuali, che purtroppo anche venerdì sono stati decisivi. Il pasticcio combinato da Pinana e Fora – con quest’ultimo che non ha controllato il disco, regalandolo a Bykov – ha spianato la strada della vittoria per il Gotteron, analogamente a come era successo a Berna con il fatale errore di Collenberg.
Rimane indubbiamente parecchio amaro in bocca, soprattutto dopo un primo tempo chiuso in vantaggio grazie alla bella doppietta di D’Agostini, autore in particolare di una seconda rete davvero stupenda. Il canadese è poi andato addirittura vicino all’hat trick con alcune occasioni interessanti, ma ad ottenere la tripletta è stato nell’occasione Bykov, che ha messo la firma anche sulla rete d’apertura del confronto e su quella che ha chiuso la contesa ad una decina di minuti dal termine.
La partita da quel momento è poi finita, questo nonostante i tentativi di Cereda di riaprirla ricorrendo a sei uomini di movimento. La squadra si conferma dunque ancora alla ricerca di certi equilibri, apparsi registrati piuttosto bene nelle prime uscite, ma venerdì venuti a mancare dopo quei minuti di follia in powerplay che hanno permesso al Gotteron di costruirsi tre nettissime occasioni da rete (due di Slater, di cui una trasformata, a cui si è aggiunto un palo pieno di Vauclair).
Il fattore assolutamente da limitare rimangono gli errori individuali, capaci di essere determinanti nelle ultime uscite e che, dopo il tanto sudore versato cambio dopo cambio, possono venir percepiti come delle vere e proprie mazzate al morale. L’Ambrì anche contro i dragoni ha mostrato di saper reagire a questi episodi – perlomeno a livello di intenzioni – ma viste le difficoltà in fase offensiva è chiaro che le due reti regalate a Berna e Friborgo hanno condizionato pesantemente le recenti sfide.
In entrambe le occasioni i leventinesi avrebbero infatti meritato di più, ed anche a Friborgo la sfida si sarebbe potuta giocare su binari diversi se un paio di episodi fossero stati gestiti diversamente.
Da quanto successo la squadra di Cereda può sicuramente imparare, e sabato sera dovrà ripartire dagli elementi positivi mostrati in terra burgunda per provare ad ottenere il secondo risultato positivo della stagione. A livello individuale manca sicuramente un po’ di incisività, caratteristica che sinora ha mostrato con regolarità solamente D’Agostini, mentre altri elementi lottano su ogni disco ma faticano a vedere la porta.
L’Ambrì Piotta ci prova, insomma, ma sinora le intenzioni biancoblù si sono scontrate con qualche errore evitabile di troppo e la mancanza delle mani giuste per finalizzare il grande lavoro di preparazione. Il secondo fattore è il più difficile da correggere, ma un passo avanti potrebbe essere rappresentato da un maggior impatto di Taffe e Plastino… Apprezzabili in alcune circostanze, meno in altre, ma in definitiva ancora due elementi da decifrare.
IL PROTAGONISTA
Andrey Bykov: L’attaccante di origini russe attendeva di riassaporare la gioia del gol dallo scorso mese di dicembre, e contro l’Ambrì Piotta ha potuto festeggiare addirittura una tripletta che per lui è una prima in carriera.
Il coefficiente di difficoltà delle tre segnature non è stato particolarmente alto, ma Bykov è stato abile nel punire due disattenzioni difensive dei biancoblù, prima di chiudere la partita concludendo un’ottima manovra in doppio powerplay. Dopo i tanti problemi di salute, per una sera è stato significativo vederlo tornare protagonista.