SVIZZERA – BIELORUSSIA
3-0
(1-0, 1-0, 1-0)
Note: Parigi, 3’12 spettatori. Arbitri Gofman, Salonen; Sormunen, Suchanek
Penalità: Svizzera 3×2′, Bielorussia 5×2′
PARIGI – Nel pomeriggio di mercoledì è arrivata una vittoria che fa bene alla Nazionale rossocrociata, capace di reagire immediatamente al passo falso contro la Francia imponendosi per 3-0 contro la modesta Bielorussia, sino a qui la peggior squadra del torneo.
Sull’arco dei 60 minuti la Svizzera è stata capace di controllare il gioco con una certa autorità, mentre i fratelli Kostitsyn e compagni hanno cercato di spingere sull’acceleratore solamente ad inizio terzo tempo, quando per loro il match era già in parte compromesso.
Sin dalle prime fasi è infatti vista una squadra di Fischer in grado di vantare un buon possesso del disco ed un minutaggio importante nel terzo avversario, grazie anche alla capacità di indurre gli avversari al fallo in più di un’occasione, sino ad arrivare a 27 secondi in 5 contro 3. Questo ha permesso alla Svizzera di iniziare a tirare di più verso la porta protetta da Kevin Lalande, generando infine il rebound su tiro di Untersander che ha permesso a Schäppi di firmare il meritato vantaggio.
Al posto di reagire, la Bielorussia nel periodo centrale ha finito per presentarsi sul ghiaccio ancora più contratta. Le risposte per replicare alla manovra rossocrociata non sono state molte, e di fatto la squadra di Dave Lewis è sopravvissuta principalmente grazie ad un certo senso della posizione sul ghiaccio.
La precisione d’esecuzione da parte della Svizzera ogni tanto non è stata altissima, e questo ha prodotto un periodo centrale spesso spezzettato e animato a fiammate, ma che ha comunque visto Diaz e compagni in totale controllo della situazione. Quasi logico dunque che arrivasse il raddoppio, firmato con un bel tiro al volo da Ambühl dopo passaggio illuminante di Hollenstein.
Come già detto, ad inizio terzo tempo la Bielorussia ha poi proposto l’unico vero momento in cui Genoni ha dovuto preoccuparsi di perdere lo shutout, condotto poi in porto con il minimo sindacale rappresentato da appena 14 parate. Il portiere del Berna è ora al quarto posto in termini di percentuale di salvataggi, con il 93.22% complessivo alle spalle solamente di Pickard, Merzlikins e Howard.
Nel finale c’è poi stato tempo anche per la giusta ciliegina sulla torta a premiare gli sforzi della linea composta da Almond, Schäppi e Rüfenacht, tra le migliori in pista. L’attaccante degli ZSC Lions ha recuperato un bel disco che ha permesso al ginevrino di involarsi in contropiede, prima di battere Lalande shortside e firmare il definitivo 3-0.
Con nove punti in quattro partite la Svizzera resta dunque in corsa per la qualificazione, agganciando provvisoriamente il Canada ed in attesa dei risultati che andranno a delineare meglio la classifica nei prossimi giorni. La squadra di Fischer può infatti tirare un po’ il fiato, dato che il prossimo impegno è previsto solamente sabato sera contro la corazzata della foglia d’acero.