AMBRÌ – Nonostante l’ennesima sconfitta il coach dell’Ambrì Piotta, Gordie Dwyer, rimane positivo e conferma la filosofia di volersi concentrare su quanto di buono fatto della sua squadra, a partire da “uno dei primi tempi migliori della stagione. Abbiamo fatto 16 tiri in porta contro 4 e a un certo punto le occasioni da rete ci erano favorevoli per 7-0… Abbiamo però finito per concedere due gol in quattro tiri, e questo ci ha messo in difficoltà”.
Gordie Dwyer, in questa seconda sfida siete stati traditi anche dal powerplay…
“Credo che siamo stati bravi nel crearci queste opportunità, ma non siamo riusciti a sfruttarle. Nel primo periodo abbiamo avuto delle ottime occasioni, e a 5 contro 5 abbiamo lavorato bene per costringere il Friborgo al fallo… Chiaramente però in una serie come questa bisogna trarre i frutti di questo lavoro”.
Questo non è però stato abbastanza, e i risultati faticano ad arrivare…
“Ovviamente siamo delusi dei risultati, ma soddisfatti di alcuni aspetti del nostro gioco, come lo stile duro e veloce che abbiamo mostrato ad inizio gara. Dobbiamo però migliorare collettivamente e individualmente, alcuni giocatori devono prendere in mano la squadra se vogliamo dare un senso a questa serie”.
C’è stata poi una componente emotiva da gestire, con alcune decisioni arbitrali che hanno scaldato l’ambiente…
“In generale credo che l’arbitraggio sia stato buono, abbiamo avuto 10 opportunità di powerplay contro 7, anche se sappiamo che nonostante le emozioni dobbiamo riuscire a limitare le loro superiorità. Possiamo migliorare dal punto di vista della disciplina, anche se quando si è sul 6-1 alcune penalità vengono prese per mandare un messaggio all’altra squadra”.
Temi che la tua avventura ad Ambrì possa finire presto?
“No, sono un professionista e capisco le circostanze in cui ci troviamo. Ho però fiducia nelle mie capacità e nel mondo in cui stiamo conducendo questa squadra”.
L’Ambrì in questa seconda sfida ha mostrato un carattere diverso, ma l’apporto dei leader deve probabilmente essere maggiore…
“Sì, e ne abbiamo parlato, sono una parte importante di questa squadra ed hanno un’influenza generale sul resto del gruppo. Questo è il momento in cui devono mostrare la via, ma nella nostra squadra vogliamo che tutti siano dei leader, anche perché abbiamo diversi giocatori d’esperienza. Non credo ci sia “paura di vincere”, ma forse il processo si è un po’ inceppato e qualcosa non sta funzionando in quel senso… Ma ci sono molti aspetti positivi, ed è su quelli che vogliamo costruire”.