LUGANO – In una Resega molto vicina al sold out, sabato sera il Lugano era in cerca della seconda vittoria casalinga per impattare nuovamente la serie ed impedire allo Zurigo di avere a disposizione tre match point.
Con Lapierre squalificato, Ireland si è visto costretto a un rimescolamento delle linee offensive. Di nuovo in pista quindi anche Zackrisson, il quale ha ricevuto una nuova possibilità come centro della prima linea tra Klasen e Fazzini.
Se è vero che nel primo periodo lo Zurigo si è dimostrato dominante, è altrettanto giusto dire che negli ultimi 40 minuti il Lugano è cresciuto e l’impressione è che con il passare delle partite, i bianconeri riescano a controllare sempre meglio la squadra di Wallson.
“Siamo consapevoli che se giochiamo disciplinati, se ci mettiamo la grinta e se giochiamo come squadra, possiamo anche fare risultato”, ci ha spiegato Raffaele Sannitz. “Abbiamo dunque cercato di essere disciplinati, di fare sempre meno errori, perché sappiamo che lo Zurigo è una squadra che quando ha il disco lo sa far girare. Sabato sera è andata bene, insomma”.
Raffaele Sannitz, a Zurigo non eravate riusciti a sfruttare un doppio powerplay… In Gara 4, con quella penalità di partita, vi si è presentato un altro episodio chiave che stavolta siete riusciti a concretizzare…
“Sicuramente, perché le superiorità numeriche e gli special team in partite così tirate sono fondamentali e a Zurigo avevamo mancato questa occasione. Ci siamo esercitati, abbiamo studiato cosa possiamo fare meglio e questa partita l’abbiamo sicuramente messo in pratica”.
Forse è una coincidenza, ma in tutte e quattro le partite la squadra che ha segnato per prima ha poi anche vinto…
“Non ci avevo mai fatto caso. Chiaramente segnare per primi ti dà ancora un po’ di più di spinta, ma penso comunque che sia solo una coincidenza. In ogni caso alla fine le partite durano sessanta minuti e uno svantaggio lo si può sempre ancora recuperare. Chiaramente è però sempre meglio andare in vantaggio”.
Il terzo tempo avete mostrato forse la miglior gestione di un vantaggio di tutta la stagione… Questa è la conferma definitiva di una nuova maturità all’interno della squadra?
“Sicuramente siamo stati bravi a gestire il vantaggio, ma non arretrando. Abbiamo comunque cercato di giocare, di spingere anche un po’ ed era giusto fare così. L’abbiamo fatto benissimo e siamo stati bravi a gestire”.
Ora si tratta di andare a Zurigo e di fare finalmente il break, perché si è visto che è possibile…
“Siamo consapevoli che è possibile, ma solo se giochiamo come squadra, uniti, possiamo batterli. Adesso abbiamo due giorni in cui dobbiamo anche ricaricare le batterie e riposarci, oltre a preparare bene questa gara di martedì perché sappiamo che di sicuro dobbiamo vincere una volta a Zurigo”.