AMBRÌ – Con il minimo indispensabile, il Lugano di coach Ireland ha sconfitto per 5-0 l’Ambrì Piotta, e con la conseguente vittoria del Berna sul Langnau ha centrato la matematica qualificazione per i playoff.
I bianconeri hanno fatto loro un derby piatto, primo di emozioni ma che il Lugano ha saputo gestire con intelligenza e calma. In vantaggio dai primi minuti del primo periodo, Chiesa e compagni hanno continuato a difendersi con ordine ai pochi e confusi tentativi dei leventinesi, sfruttando con il giusto cinismo le occasioni create.
Al termine della sfida abbiamo raccolto le considerazioni di Gregory Hofmann, come sempre molto attivo per tutto l’arco della sfida e autore di un assist.
Gregory Hofmann, una vittoria alla Valascia che vi mancava da tanto tempo, un bel weekend da sei punti e infine playoff raggiunti grazie anche alla sconfitta del Langnau. Vi togliete un bel peso?
“Certamente, era importante centrare la qualificazione per i playoff. Sabato sera abbiamo disputato un primo tempo molto solido, mettendo a segno immediatamente tre reti. Nel secondo periodo abbiamo concesso più spazio all’Ambrì ma Elvis ha sfoderato delle parate davvero eccezionali. Infine, nel periodo conclusivo abbiamo giocato in modo semplice, pressando i leventinesi. È una vittoria che ci voleva, ma vogliamo cercare di risalire ulteriormente la classifica, preparandoci al meglio per i playoff”.
L’impressione è che a voi sia bastata la disciplina e la concentrazione per fare la differenza…
“Sì, ci siamo creati diverse occasioni. Come detto, a mio parere soprattutto nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, riuscendo ad insaccare tre segnature. Dopo le reti segnate, però, ci siamo lasciati un po’ andare e questo non dovrà assolutamente accadere nel corso dei playoff. Dobbiamo imparare a giocare per sessanta minuti e a mettere ancora più dischi sulla porta, anche se si conduce per tre reti a zero”.
Con il cambio in panchina non c’è stato quel forte ma breve picco emozionale che di solito arriva in questi casi, ma state migliorando gradualmente. Ireland ha toccato i tasti giusti?
“Penso di sì. Soprattutto per quanto concerne il reparto difensivo abbiamo fatto un grande salto in avanti con Ireland. Stiamo giocando in maniera molto più disciplinata in retrovia, nonostante incassiamo ancora quelle penalità stupide che si potrebbero evitare se si giocasse con maggiore semplicità. Anche sabato sera i progressi difensivi si sono visti. Oltre all’ottimo momento di forma che sta trascorrendo Elvis (Merzlikins, ndr.), i difensori stanno facendo un grande lavoro giocando in modo semplice. Insomma, tutti e cinque i giocatori in pista cercano di chiudere bene gli spazi, in modo da concedere il meno possibile all’avversario”.
Anche voi attaccanti sembrate trovarvi molto più a vostro agio con un sistema semplice che vi permette un’entrata in zona offensiva per vie centrali…
“Difendiamo in cinque e attacchiamo in cinque, questa è la chiave del successo in questo momento. Vogliamo costruire da dietro in modo da garantire molta velocità agli attaccanti. Grazie alle nostre uscite di zona e ai contropiedi riusciamo a crearci moltissime occasioni da rete, di conseguenza dobbiamo continuare a lavorare su questi elementi in ottica futura”.
Manca poco ai playoff e per voi sarà uno scontro con una delle prime forze della regular season… Il fatto di partire quasi da “outsider” è uno stimolo in più?
“Indubbiamente ci sono stimoli maggiori. Se si vuole vincere il campionato bisogna battere chiunque si presenti sul cammino. Partiremo sicuramente contro una delle favorite al titolo: non sarà facile ma abbiamo ancora due settimane per prepararci al meglio, così da essere pronti”.