BIASCA – Terza sconfitta consecutiva, la seconda alla Raiffeisen Arena, per i Ticino Rockets di Luca Cereda che, in una serata a senso unico, si sono inchinati di fronte all’Olten.
Schierati inizialmente con Descloux in porta, oltre agli altri rinforzi Berthon, Sartori e Romanenghi, i rossoblù hanno avuto ben poco da dire di fronte agli ospiti, i quali non hanno praticamente mai perso di mano l’incontro sin dai primi minuti.
Che la serata potesse essere di quelle storte lo si è capito subito, con quelle due reti in apertura da parte di Polansky e Truttman a fare 0-2 dopo nemmeno 6′, e un gioco da subito in mano prevalentemente a Kobach e compagni.
La rete dell’1-2 di Stucki poco prima della pausa ha ridato qualche speranza ai Rockets, ma queste si sono infrante praticamente subito con l’1-3 di Schwarzenbach e l’1-4 di Mäder in powerplay. In questo periodo centrale sono emerse ancora di più le difficoltà dei Rockets, mai capaci di imbastire uscite pulite dal terzo e vittime del forecheck molto alto degli ospiti che ha spezzato sul nascere le azioni potenzialmente più pericolose.
Probabilmente Dal Pian e compagni in questo finale di stagione stanno pagando i carichi di lavoro che tanto avevano fatto bene attorno a Natale, ma che in questo momento risultano sfiancanti contro delle squadre che stanno preparando i playoff.
Il ritmo dato dall’Olten, infatti, è quello di una squadra che sta cercando di entrare in piena forma nel momento clou della stagione, oltre che di una squadra che ha appena cambiato allenatore, con il redivivo Gustafsson sulla propria panchina.
Normale quindi vedere certe differenze a questo punto del campionato, e anche il terzo periodo non si è discostato molto dai primi due. Con un rigore sprecato da Hrabec (nel primo tempo era stato Polansky a farsene parare uno da Descloux) e Müller subentrato al portiere biancoblù dopo il quinto gol ospite, i padroni di casa hanno chiuso in attacco la sfida grazie a diversi power play, ma la manovra offensiva è rimasta prevedibile e imprecisa, e nel momento buono per trovare qualche rete consolatoria, Dominic Nyffeler (fratello di Melvin) ha sfoderato un paio di interventi da applausi.
Nel complesso i Rockets hanno pagato la differenza tecnica e fisica contro un Olten carichissimo e avaro di sconti, commettendo diversi errori in impostazione (moltissimi i breakaway concessi agli avversari) e risultando prevedibili in attacco.
Una battuta d’arresto che non deve cancellare i progressi fatti negli scorsi mesi dai ragazzi di Cereda, che nelle ultime partite rimanenti dovranno fare di tutto per chiudere in nuovo crescendo il loro primo campionato di LNB, in modo da “lanciare” il prossimo nel migliore dei modi.