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Ambrì Piotta

Ora è tempo di preoccuparsi, Ambrì surclassato anche dai Lions

AMBRÌ – ZSC LIONS

2-5

(0-1, 0-3, 2-1)

Reti: 3’49 Thoresen (Seger, Nilsson) 0-1, 21’37 Wick (Herzog, Shannon) 0-2, 30’00 Wick (Siegenthaler, Sjögren) 0-3, 31’48 Rundblad (Trachlser) 0-4, 45’54 Bastl 1-4, 57’01 Monnet (Emmerton) 2-4, 57’41 Thoresen (Nilsson) 2-5

Note: Valascia, 4’447 spettatori. Arbitri Schukies, Vinnerborg; Bürgi, Gurtner
Penalità: Ambrì 4×2′, ZSC Lions 3×2′

AMBRÌ – Le cose devono cambiare, e devono farlo in fretta. Quello visto all’opera nel weekend è stato un Ambrì Piotta che fa paura, sceso sul ghiaccio senza personalità e che ha finito per farsi maltrattare dalle prime due della classe, capaci di evidenziare – addirittura senza strafare – una differenza abissale nei confronti del complesso biancoblù.

La squadra di Kossmann esce così dal doppio turno contro Berna e ZSC Lions incassando 13 reti e ritrovandosi in una situazione di classifica che fa nascere diverse preoccupazioni, con un decimo posto già distante otto punti e che potrebbe velocemente trasformarsi nell’ennesimo traguardo irraggiungibile. Se si continuerà a scendere sul ghiaccio con questo piglio, tanto vale prepararsi ad un lungo post season.

Anche sabato sera i leventinesi hanno opposto resistenza per metà partita, rendendosi protagonisti di un primo tempo tutto sommato discreto, in cui lo Zurigo ha saputo immediatamente alzare il ritmo e trovare il vantaggio con Thoresen – ennesimo gol su rebound! – mentre i padroni di casa si erano fatti vivi dalle parti di Flüeler specialmente con la prima linea, completata nell’occasione da Monnet.

L’Ambrì continua però a vivere di fiammate, sabato sera coincise principalmente con delle iniziative di Pesonen e pochi altri, ma il controllo del gioco è sempre stato nelle mani dello Zurigo, troppo veloce, preciso e ben organizzato per una squadra biancoblù priva di mordente e a cui iniziano a mancare i gol degli stranieri (a secco ora da quattro partite).

Il primo cambio del periodo centrale lasciava addirittura ben sperare, ma le velleità di Duca e compagni sono immediatamente state rimandate al mittente, con Wick dimenticato tutto solo nello slot libero di dare il secondo dispiacere della serata a Zurkirchen.

Quest’ultimo è stato – un po’ inaspettatamente – preferito nuovamente a Descloux, ma con il futuro portiere del Losanna in un periodo di scarsa forma e con il suo backup usato con il contagocce, l’Ambrì deve stare attento a non ritrovarsi nella fase più calda del campionato con due portieri “a metà” ma con nessuno capace di fare la differenza.

Tra i pali i biancoblù sembrano avere l’unico vero vantaggio su Kloten, Langnau e Friborgo, dunque in questo senso la gestione dei portieri dovrà essere gestita al meglio perchè rappresenterà un elemento centrale durante i playout.

L’immancabile errore individuale – questa volta di Fuchs, che ha gestito malamente un puck in zona difensiva – ha poi praticamente chiuso la partita, con Rundblad che ha insaccato il 4-0 dopo che Wick alla mezz’ora aveva trovato la terza segnatura dalla distanza.

L’Ambrì Piotta può poi illudersi di aver saputo rientrare in partita trovando due gol nel terzo tempo, ma di fatto i biancoblù mai hanno dato l’impressione di giocare come una squadra e di avere una certa unità d’intenti. La mancanza della necessaria tranquillità e fiducia è davanti agli occhi di tutti, e le imprecazioni urlate al cielo e le bastonate alla balaustra in preda alla frustrazione sono state una costante tra un cambio e l’altro, a testimoniare una situazione da cui tutti vogliono uscire ma senza che al momento ci siano le giuste premesse per farlo.

Difficile trovare altri spunti per analizzare una sconfitta netta e mai messa in discussione. Kossmann ha provato a rivoluzionare nuovamente le linee, ed in corso di partita ha fatto lo stesso con le due unità di powerplay, senza però trovare quelle risposte che sostanzialmente da agosto continua a cercare.

Al rientro Mäenpää è stato totalmente invisibile (come lo era stato D’Agostini a Berna) ed i giocatori che continuano ad essere impiegati senza un ruolo delineato lasciano perplessi, ad immagine di un Lhotak “sballottato” nel lineup e che dall’inizio del nuovo anno sembra messo un po’ in disparte.

Dopo che lo scorso fine settimana la squadra aveva dato il definitivo addio alle speranze di playoff, questo doppio turno contro avversarie proibitive non è certo arrivato nel momento migliore, ma se l’Ambrì aveva bisogno di un paio di partite per ritornare a contatto con la realtà, le docce fredde contro le prime due in classifica dovrebbero essere servite allo scopo.

I leventinesi sono una squadra da playout e dovranno ora sposare immediatamente la mentalità di chi scende sul ghiaccio per la propria sopravvivenza, senza sprecare altro tempo piangendosi addosso. Il campionato di quest’anno è particolarmente agguerrito, e nessuno tra chi resterà sotto la linea rappresenterà un avversario semplice da affrontare… A maggior ragione senza la giusta serenità.

fattore2PIÙ DEBOLI E POCO CONVINTI: In passato l’Ambrì Piotta ha dimostrato di sapersi presentare al meglio contro le avversarie più forti del torneo, ma nel corso di questo weekend i biancoblù non hanno semplicemente avuto il carattere necessario per opporre resistenza alle prime della classe.

Inferiore tecnicamente, la squadra di Kossmann non ha saputo trovare il modo di tenere testa agli ZSC Lions, presentandosi sul ghiaccio disunita, mal organizzata e senza la necessaria convinzione e spirito combattivo. Passino le sconfitte, ma vedere un Ambrì così “vuoto” non è decisamente un buon segno.

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