AMBRÌ – Nella serata di sabato si è presentato alla Valascia uno Zugo privato di alcuni dei suoi uomini migliori, tra cui David McIntyre e Tobias Stephan, quest’ultimo rimpiazzato dal giovane ed inesperto Fabio Haller.
Nonostante una sfida all’insegna di un sostanziale equilibrio, l’Ambrì Piotta si è dovuto arrendere per 3-2 dinnanzi alla compagine che vanta la migliore difesa del campionato.
Sul ghiaccio si è visto un Ambrì Piotta non sempre lucido ma comunque energico, perlomeno sino all’inizio del periodo centrale, quando Martschini ha insaccato la rete del 3-1 nel corso di una contestata situazione di doppia superiorità numerica.
Adrien Lauper, penalizzato proprio in occasione di quell’episodio che, di fatto, è risultato essere decisivo per l’economia della sfida, ha cercato di spiegarci dal suo punto di vista che cosa è accaduto in quel particolare frangente.
Adrien Lauper, avete subito messo sul ghiaccio molta energia, siete passati subito in vantaggio ma poi il cinismo dello Zugo vi ha punito. La rete del 3-1 vi ha tagliato le gambe e da quel momento avete faticato…
“Siglare una rete in entrata di partita aiuta sicuramente molto, soprattutto quando si è spinti da un pubblico così caloroso e che ancora una volta è accorso numeroso alla pista. Chiaramente una volta che ci si porta in vantaggio bisognerebbe continuare ad attaccare, in modo da cercare di trovare altre segnature. Sabato sera non lo abbiamo fatto”.
Aiutaci a capire che cosa è successo sulla tua penalità, considerando che si trattava di un momento particolarmente delicato della sfida…
“Quella penalità ci è costata il 3-1. A dire il vero non sono sicuro di aver capito bene che cosa sia successo. Ero a terra e ho messo la mano per evitare di prendermi il palo in testa. Probabilmente l’arbitro ha pensato che la mia intenzione era quella di spostare la gabbia…”
Lunedì il powerplay era stato determinante. Stavolta invece è stato proprio il mancato apporto degli special teams ad impedire la rimonta…
“Abbiamo perso per infortunio Mikko Mäenpää a metà partita e da quel momento ci siamo ritrovati a non sapere più che cosa fare in superiorità numerica. Hai ragione quando dici che nelle scorse partite gli special teams sono stati decisivi per noi. Purtroppo se sabato abbiamo perso è anche e soprattutto a causa della nostra inefficacia in queste particolari situazioni”.
Avete provato a tirare da tutte le posizioni, cercando di mettere sotto pressione l’inesperto Haller. Questo purtroppo non è bastato…
“Prima della sfida ci eravamo prefissati di buttare quanti più dischi possibile davanti alla porta. Non ci siamo riusciti, anche perché i difensori dello Zugo hanno svolto un ottimo lavoro bloccando moltissimi dei nostri tiri. Nella rivincita della Bossard Arena insisteremo su questo aspetto”.
Questa partita fungeva da prova di maturità. Possiamo dire che non è stata superata, ma c’è subito la possibilità di rifarsi domenica…
“Dobbiamo dimenticarci di questa sconfitta e concentrarci solo ed unicamente sulla partita di domenica. Il nostro obiettivo restano i playoff, perciò dobbiamo dare tutto quello che abbiamo, soprattutto per la maglia. Dobbiamo dare tutto per questa squadra… È davvero difficile perdere un match come quello di sabato”.
Come vedi il fatto di affrontare in un weekend lo stesso avversario? È un vantaggio doversi preparare per un solo avversario, oppure questo vantaggio svanisce quando davanti ci si ritrova lo Zugo?
“Effettivamente per noi lo Zugo è un avversario davvero indigesto, nonostante prima della partita fossimo consapevoli del gioco degli svizzero centrali. Domenica dovremo cercare di andare più diretti verso la porta, cercando di fare male”.